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Montevale – Figure And Ground

2020 - Oscarson
dream pop

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Tracklist

1. From Another Place
2. Lifelong Companion
3. The Rainsayer
4. Figure And Ground
5. Flood Of Signals
6. A Pound Of Feathers
7. Write To Remember


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Echi di classica moderna, avantgarde, post-rock e dream pop nel disco più autunnale uscito in questa primavera che vorremmo tanto dimenticare. “Figure And Ground” è solo il secondo album della carriera ventennale dei Montevale, duo tedesco composto da Thomas Sattig, filosofo e compositore, e Ahlie Schaubel, figura nota nella scena post-punk teutonica degli anni ‘90. 

Una coppia strana, ma che dopo un peregrinare artistico intenso ma poco fruttuoso (un solo Ep e l’album di debutto “Moments Of Decade” dati fin qui alle stampe) ha trovato la quadra perfetta in un album che è una carezza irrinunciabile, fatta di un approccio minimalista e di atmosfere dilatate e nostalgiche, poche note e la sensazione di volteggiare dolcemente come una foglia in un cielo grigio.

Convince fin dai primi accenti la simbiosi tra Sattig e Schaubel, le cui voci opposte e complementari – con la seconda a ingentilire le cupe spigolosità della prima – si fondono in un’anima unica che fluttua su di un sound intimista e su di arrangiamenti eleganti ma che non ingombrano quasi mai, vuoi per la durata sempre piuttosto contenuta dei brani, vuoi per la cura dei suoni.

Tanti sono i rimandi alla scuola slowcore e sadcore, ma anche alla frangia più trattenuta del post-rock, così come al songwriting di Bon Iver e alle composizioni magiche e senza età di Talk Talk, Sophia e Cocteau Twins. Le 7 canzoni in scaletta fanno di “Figure And Ground” un dipinto impressionista che va dai colori caldi del tramonto alla luce soffusa di un chiaro di luna, e che in ogni angolo nasconde gemme da scoprire ascolto dopo ascolto: lo scrosciare silenzioso dell’ouverture From Another Place, le atmosfere jazzate di A Pound Of Feathers, il pathos minimalista di Lifelong Companion, il crescendo soffuso di The Rainsayer, la splendida Write To Remember, che nel suo incedere elegante ma sinistro à la Bohren & Der Club Of Gore ci porta dritti nel set dimenticato di un noir d’altri tempi.

Figure And Ground” non sembra nemmeno provenire da questo pianeta o da questi tempi, è uno scrigno ricolmo di bellezza che i Montevale ci hanno spedito da chissà dove.

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