1. Albion
2. Incendiare
3. Bathsheba
4. Anaesthetic
5. Tioga
6. Bitter Air Of Exile
7. Object To Be Destroyed
8. Funerary
9. No God
10. Black Tie Event
No, i Keverra non sono dei pivellini. Pur essendo attivi da appena due anni, nelle file di questo trio losangelino militano ex membri di Goatsnake e -(16)-, ovvero pesi massimi della scena doom/sludge a stelle e strisce. Il loro album di debutto è stato registrato in compagnia del produttore Sanford Parker ed è caratterizzato da un suono incredibilmente greve e aggressivo.
Immaginate di venir colpiti da un pezzo di fango secco proprio dietro la nuca: ecco, l’ascolto di questi trentasei minuti di metal putrido e senza compromessi potrebbe essere paragonato a un’esperienza del genere. Non ci sono effetti speciali: ai Keverra bastano una chitarra, un basso, una batteria e la cavernosa voce di Kurk Stevens per dar vita a un sound tanto compatto quanto dinamico, come ben testimoniano gli elaborati riff di Tioga o le atmosfere di No God.
Il mood oscuro e apocalittico che contraddistingue tutte le dieci tracce – anche i tre brevi intermezzi in salsa drone, che in realtà non aggiungono molto al piatto – non concede alcuna tregua. Nelle lande desolate e marcescenti in cui risiedono i Keverra non vi è spazio per il benché minimo brandello di melodia. Il passo della band è leggero come quello di un mezzo corazzato: qualsiasi forma di vita incontrata lungo il percorso viene schiacciata sotto il peso di uno sludge metal non particolarmente originale ma genuino nel suo essere super-grezzo.
Le parentesi di quiete che interrompono gli assalti della micidiale Albion sono una trappola: questi Keverra mordono con la ferocia di mille cobra reali. Consigliato agli amanti di Today is the Day, Old Man Gloom e Eyehategod.