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Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo – Superotto

2020 - 42 Records
post-rock

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Tracklist

1. Per forza di cose
2. Luca sapeva tutto
3. Superotto
4. Aspettavo che passasse (andata)
5. La bisca di Hum
6. La posta di padre Mariano
7. Il divorzio
8. Nella stanza senza angoli
9. Non siamo lupi
10. Fuoritema di Amintore
11. Il nodo di Gordio
12. Aspettavo che passasse (ritorno)


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Superotto” è un viaggio attraverso tessuti composti e trame immaginarie che formano paesaggi sonori maledettamente reali. È quasi come guardare un film; ti basterà socchiudere gli occhi e le immagini arriveranno da sole, ti prenderanno per mano e ti accompagneranno per tutte le dodici tappe del disco, raccontandoti la loro storia. Una storia fatta da mille sfumature e altrettante emozioni, una storia fatta da parole inesistenti ma che possiamo comunque sentire senza il minimo sforzo.

La qualità compositiva che ci mostra la band torinese è alta, davvero alta. Gli arrangiamenti non hanno mai un punto morto e non ti conducono mai verso il tasto skip. Un lavoro che è contemporaneamente etereo, massiccio, presente, comunicativo.

Un disco nel quale la musica è al centro di tutto; in “Superotto” la musica, vive e arriva esattamente dove vuole e dove DEVE arrivare, e non è affatto scontato oggi. Oggi che viviamo in un mondo dove il mercato discografico ha perso completamente il contatto con il suo nucleo pulsante e dove le produzioni non sono più fatte per essere ascoltate ma solo per essere “guardate”.

Oggi non conta più ciò che hai da dire ma (purtroppo) conta il tipo di outfit con cui lo dici ed è così che anche l’intimo pensiero che metti (o dovresti mettere) dentro una canzone è molto spesso ignorato se non lo proponi con un video 4k. Tutto, o quasi, è apparenza.

Ecco però che, in un mondo così, esistono ancora (e per fortuna) band e artisti che, invece, continuano a seguire il loro istinto senza preoccuparsi di come sia diventato il mondo musicale che li circonda, assecondando solo ed esclusivamente il loro senso artistico più vero e profondo.

In Italia li abbiamo eccome i musicisti e i compositori di “un altro” livello, così come abbiamo band e artisti con un’altissima caratura artistica; dovremmo solo ricordarcene (e ascoltarli) più spesso.

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