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Hugomorales – Oceano

2020 - Tazzina Dischi
indie / pop

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Tracklist

1. La pesca degli umani
2. Pesci in quarantena
3. Feroce
4. Tracheotomia
5. Missione delfino
6. In piedi sulle pinne
7. Calypso senza pietà
8. Il canto delle balene
9. Afrodite


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Stiamo (forse) uscendo da un periodo particolarmente buio e inedito che mai si era manifestato nella nostra società. Vogliamo essere positivi, qualcosa di bello da questa emergenza mondiale gli esseri umani l’hanno tirata fuori. Mentre stavamo sepolti nella noia di casa nostra qualcuno ha saputo sfruttare quei momenti fatti di solitudine per conoscersi meglio e, perché no, anche raccontare una storia.

E’ quello che ha fatto Emiliano Angelelli, in arte Hugomorales, che nel periodo di marzo 2020 aveva una storia in mente e con sapienza ha saputo incastrarla in un disco: “Oceano“.

Non chiamatelo concept-album

Sì, questo disco edificato su nove tracce, è un racconto ma non chiamatelo concept-album. E’ lo stesso Hugo ad avermelo detto in una piacevolissima conversazione telefonica. Questo disco non ha la pretesa di essere un lavoro barocco e intricato come alcuni dischi dal concept-narrativo del passato. “Oceano” vuole essere in maniera modesta una storia alla portata di tutti sia in termini di testo che di musica. Questo è uno dei punti di forza del disco.

In questo disco prima della musica c’è il testo, la narrazione. Hugo infatti prima ha messo nero su bianco la storia poi è ha composto la musica creando un stratificazione  narrativa che possa essere digerita da tutti. “Oceano” tratta la vicenda fantascientifica in cui i pesci conquistano la terra relegando gli esseri umani in mare. Dopo un periodo di prosperità gli umani creano un virus (guarda caso siamo in emergenza Covid-19) che costringe i pesci a cercare un nuovo habitat: nello spazio. E’ una storia che non si può definire POP perché dai, diciamocelo, le radio più importanti non trasmettono brani con queste tematiche. Tuttavia l’impostazione dei testi e le melodie rendono le canzoni leggere, divertenti e, scusate il termine, passabili per radio.

L’album raggiunge il suo culmine con l’ultimo pezzo in lista Afrodite. Suoni distorti, canti di balene, citazioni alla mitologia greca e un ritornello incalzante, fresco e memorabile sono il finale perfetto di questa “space-opera”.

Chiamiamola voglia di raccontare

Quando guardo il panorama musicale italiano raramente mi trovo di fronte a qualcosa di creativo e originale come “Oceano”. Ascoltandolo non solo si ha la percezione di vivere una storia nuova ma si avverte la voglia di raccontare. Raccontare qualcosa in grado da permetterci di fuggire da questa pandemia, dalle nostre quattro mura domestiche e dalle nostre abitudini. Hugomorales ha saputo farlo.

Oceano” sta piacendo come giusta che sia. Non chiamatelo concept-album ma voglia di raccontare.

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