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Boris – NO

2020 - Fangs Anal Satan
hardcore punk / heavy metal / sludge / shoegaze

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Tracklist

1. Genesis
2. Anti-Gone
3. Non Blood Lore
4. Temple Of Hatred
5. Zerkalo
6. HxCxHxC – Parforation Line -
7. Kikinoue
8. Lust
9. Fundamental Error
10. Loveless
11. Interlude


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Avete presente quando i Boris sembrano adagiarsi sul già fatto e detto e sentito e rifatto ma poi se ne escono con una roba mortale? Storia vecchia, eh? Eppure ciò che è già successo ecco che si ripete ancora una volta. E ancora. E ancora. E ancora. 

Questo rende meno mefistofelicamente pazzesco “NO”? Indovinate la risposta. Quanto piace il metal ai Boris? Troppo, c’è un cazzo da fare. Ma anche l’heavy metal, quello lercio e malato se infettato da suoni che annientano il wall of sound? Proprio quello. E l’hardcore punk? Pure. Si sentiva già? Non così tanto, fidatevi. 

Che poi, diciamocelo, la formula vincente è sempre quella, ma pare che Wata, Atsuo e Takeshi non abbiano finito di lavorarci su, di buttarci dentro chiodi, veleno, schegge di vetro e bravura innata, cosa che non hanno tutti. Altri ti annoiano e basta, questi tre reinventano il linguaggio in uroboro che è loro soltanto, con una Stele di Rosetta che solo loro possiedono. 

Ma dicevamo dell’heavy metal? Sentitevi Loveless e Anti-Gone, quelle melodie aperte e le cavalcate e le smitragliate, gli assoli che ci sono e non ci sono (ci sono ci sono), che spiccano il volo, Icari vestiti di pelle in volo verso un sole marcio. A proposito di marciume, ecco l’hc che sbuca da dietro l’angolo di un vicolo malfamato: Lust è una pressa idraulica, Non Blood Lore  e l’allucinante Fundamental Error (quanti Cro-Mags con quei corettoni mostruosi su questa cover dei connazionali GUDON) paiono uscite dalla NYC di metà Ottanta, veloci come razzi, cattive come iene incazzate. 

E se i My Bloody Valentine suonassero thrash core? HxCxHxC – Parforation Line – è l’ibrido perfetto e fa avverare il sogno. E se i Motorpsycho si incontrassero una sera con i Nuclear Assault? Dite che non è possibile? Pronti con Kikinoue, con in omaggio uno stompone mid-tempo che fa saltare sul tavolo. Il tutto è poi magistralmente interpretato sul versante vocale da un Atsuo e un Takeshi in vena di superblackmetalultrahardcore da restarci sordi, da tanto gridano. Quanto gridano, qui. Come mai prima d’ora, pure quando salgono in cattedra ad insegnare lo sludge a chi prova a farlo, senza riuscirci con l’immane Zerkalo.

Far male è facile. Farlo bene NO.

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