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No Age – Goons Be Gone

2020 - Drag City
alternative / punk / sperimentale

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Tracklist

1. Sandalwood
2. Feeler
3. Smoothie
4. Working Stiff Takes A Break
5. War Dance
6. Toes In The Water
7. Turned The String
8. A Sigh Clicks
9. Puzzled
10. Head Sport Full Face
11. Agitating Moss


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I No Age festeggiano i 15 anni di attività pubblicando “Goons Be Gone”, quinto disco in studio anticipato da ben 4 singoli. Dai tempi di “Nouns”, termine di paragone universale se si parla di shoegaze-.punk, il duo composto dal batterista cantante Dean Spunt e dal chitarrista Randy Randall ha subìto un lento processo di maturazione, che magari li ha resi un po’ prevedibili rispetto agli esordi, ma non per questo meno gradevoli.

Il quadrilatero di riferimento è il solito: punk, noise, garage, shoegaze, il tutto spesso ammorbidito da sonorità tipicamente pop, quasi a non voler rendere troppo estremo – e quindi più fruibile al grande pubblico – il prodotto finale. Lo schema compositivo e produttivo, altresì, è rodato da sempre: al lavoro di Spunt e Randall si unisce quello discografico (l’etichetta è di loro proprietà) e di ingegneria sonora, di modo che due persone che suonano sembrino una band di quattro o più elementi. 

Gli 11 brani, come da buona tradizione di matrice punk, sono brevi, vanno dritti al punto senza troppi giri armonici e di parole, con temi di stretta attualità quali l’amore, la famiglia e la vita negli Stati Uniti degli anni ’20. Il perno centrale di “Goons Be Gone” è il punk, declinato in diverse salse. 

La partenza è affidata allo stile puro e retro di Sandalwood e Feeler, mentre con la successiva Smoothie si fa un ideale salto in avanti nel tempo, con il punk che diventa new wave. Un primo punto di passaggio alla fase successiva è la breve – e assolutamente no wave – Working Stiff Takes A Break, che introduce il nuovo giro a base punk che ha come punto di partenza War Dance.

Altro punto di rottura si ha con Toes In The Water, un’implosione strumentale su base lo-fi che sfocia dopo una rumorosa agonia nel post hardcore di Turned To String. Ancora sperimentazione in A Sigh Clicks: stavolta, senza tuttavia una precisa quadratura, si sconfina in territorio noise,. Il trittico finale rientra definitivamente nei ranghi del punk, classico (Puzzled e la conclusiva Agitating Moss) e di inclinazione più dance (Head Sport Full Face).

Dopo 15 anni di onorata carriera e 5 album pubblicati, una parte di critica aspettava “Goons Be Gone” al varco: troppa era la voglia di parlare dei No Age come un gruppo in piena comfort zone, annoiato e un po’ seduto sugli allori dei tempi d’oro che furono.

E invece quella stessa parte di critica deve ricredersi. Goons Be Gone ha le sue pecche, non sempre tiene fisso l’obiettivo dritto davanti a sé, ma è un disco frivolo, vivace, che rispecchia l’entusiasmo – a tratti addirittura eccessivo – che ancora dimostrano di avere Spunt e Randall.   

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