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Coriky – Coriky

2020 - Dischord
emo / post-hc

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Tracklist

1. Clean Kill
2. Hard To Explain
3. Say Yes
4. Have A Cup Of Tea
5. Too Many Husbands
6. BQM
7. Last Thing
8. Jack Says
9. Shedileebop
10. Inauguration Day
11. Woulda Coulda


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In punta di piedi, senza far rumore, addirittura con un po’ di timidezza (vera o presunta, vallo a capire): così si sono presentati i Coriky, nuova creatura nata dalle sapienti mani di Ian MacKaye. Sì, proprio lui, quello dei Fugazi, dei Minor Threat, degli Embrace e della Dischord Records, etichetta che farà sempre rima con underground e indie – quello vero e primordiale -. Il buon Ian, insieme a Joe Lally (compagno nei Fugazi e membro dei Messthetics) e Amy Farina (batterista partner di MacKaye nel progetto The Evens) ci regala una delle release più autentiche, sincere e, perché no, dal sapore vecchia scuola che potessimo aspettarci in quest’annata dal retrogusto amaro.

Formatisi ufficialmente nel 2015, ma usciti allo scoperto in sede live solamente tre anni più tardi, i Coriky sprigionano esattamente il sound del quale avevamo bisogno: quell’emo vestito di post-hardcore, con accenni grunge, rock, tutto con la leggerezza e la spensieratezza che possono contraddistinguere un progetto così interessante, portato avanti da musicisti che non necessitano di ulteriori presentazioni.

Ma questo self-titled è anche l’occasione per scoprire un lato musicale ancora più metropolitano, ancora più cittadino, colonna sonora di una nottata passata a viaggiare in auto col finestrino abbassato in mezzo a strade poco battute. Tre componenti, tre cantanti, con molte invettive sonore basate sulla splendida capacità di alzare e abbassare il sound da parte proprio di Amy Farina, batterista interessantissima e dal tocco quasi jazzistico. Ogni traccia ci fa scoprire percorsi diversi rispetto al brano precedente, a volte dando più spazio al cantato piuttosto che alle parti strumentali, in altri casi mettendo in risalto tempi dispari dal tasso tecnico non banale, come gentile reminder che tutti i generi sopraccitati sanno essere fuori dagli standard.

Insomma, non troverete urla e neppure chitarre impazzite, in questo undici tracce, quanto piuttosto un sound originale che mancava come l’aria in un periodo storico di saturazione a tutti i livelli e in tutti i generi. Un passo indietro storico ed emotivo, ricco di piccoli particolari da ascoltare e riascoltare. Clean Kill, opening track da cantare a squarciagola, l’incedere lento e noir di Have A Cup Of Tea, la chitarra sporca che si sposa con la voce sexy e graffiante di Amy Farina in Jack Says: questi sono solo alcuni dei sentieri nei quali ci si può imbattere ascoltando i Coriky e il loro lavoro di studio. A fari spenti, alzando il volume a livelli esagerati sul finale di Inauguration Day, mentre ci si dirige in spiaggia a parlare del più e del meno senza soluzione di continuità, sotto le note di Woulda Coulda, soffuse come le luci di un club di seconda fascia.

Bentornato, Ian.       

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