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The Streets – None Of Us Are Getting Out Of This Life Alive

2020 - Island Records
grime / hip hop

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Tracklist

1. Waiting For It To Stop
2. None Of Us Are Getting Out Of This Life Alive
3. I Wish You Loved You As Much As You Love Him
4. You Can't Afford Me
5. I Know Something You Did
6. Eskimo Ice
7. Phone Is Always In My Hand
8. The Poison I Take Hoping You Will Suffer
9. Same Direction
10. Falling Down
11. Conspiracy Theory Freestyle
12. Take Me As I Am


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Mia madre, quando eravamo in vacanza all’estero in famiglia, era solita bandire due tipologie di ristoranti. Una era quella che, per “tirar dentro gente” piazzava i propri camerieri all’ingresso, impalati e sorridenti. Nell’altra, rientravano quelli che non avevano all’ingresso i prezzi dei piatti. I costi delle pietanze avrebbero dovuto essere segnalati in modo dettagliato e chiaro, meglio ancora se stampati a computer. “Andiamo via”, diceva a noi tre, sotto lo sguardo a volte meravigliato e a volte divertito dei camerieri o dei passanti. Lo diceva da arrabbiata e la gente si chiedeva il perchè di quella reazione. Io, invece, lo sapevo: non voleva entrare nei ristoranti cosiddetti “da turisti”.

Mike Skinner avrebbe potuto scrivere, dopo nove anni di silenzio, un disco democratico, da turisti. Avrebbe potuto ritornare sulle vecchie tracce, spargendo tra i suoi fans solidità sonore e ritornelli cadenzati. Avrebbe potuto scrivere un lavoro incentrato sull’amarezza dell’ironia e sulle incomprensioni. Non fa nulla di tutto ciò.

Semplicemente, Mike Skinner, in arte The Streets, con questo “None Of Us Are Getting Out Of This Life Alive“, inventa un nuovo genere. The Streets, come tutti noi, ha vissuto questo duemilaeventi, ha visto persone morire vicino a lui. Noi siamo ritornati al lavoro cercando e trovando nuovi modi per poter andare avanti, lui ha inventato un nuovo genere, semplice. In questi mesi, è stato capace di trovare freschezza e dolcezza, abbandonando parzialmente la vena materiale e tagliente che caratterizza i suoi lavori precedenti. Non ci troviamo più dinnanzi a ballate e folgoranti allucinazioni grime come succedeva ai tempi di “Original Pirate Material“, e nemmeno all’arrendevole romanticismo di brani che hanno fatto la sua storia come Everything Is Borrowed.

Ritroviamo il minimalismo tipico di The Streets in None Of Us Are Getting Out Of This Life Alive, brano che dà titolo al disco e che risulta essere uno dei pochi in cui sia ben chiaro un ritornello; ma abbiamo anche l’electro-lounge di I Wish You Loved You As Much As You Love Him, per esempio. Possiamo passare dal singolo di lancio, che si avvale della collaborazione con Tame Impala, Waiting For It To Stop, alle cantilene, ossessive e ipnotiche, di Phone Is Always In My Hand e Same Direction. Eskimo Ice, tra trip-hop e old oschool, blandisce la West Coast degli Stati Uniti e, grazie alle liriche impastate di Kasien, ristabilisce quell’equilibrio mai rotto tra il grime, di matrice anglosassone, e le nuove sonorità rap del momento, come succede con la dolcissima Falling Down, forse il tratto più incredibilmente toccante dell’intero disco.

Il vecchio Mike, con i suoi sempiterni “oi!” e il suo nuovo disco uscito per Island, ci ricorda però, allo stesso tempo, che Birmingham, la sua città natale, sarà sempre una ruvida città per cani persi ed affamati. Nonostante abbia creato un modo di fare rap raffinato e agevole, identificabile con un unico album intitolato “None Of Us Are Getting Out Of This Life Alive“.

Che poi, ci avete mai fatto, voi, i turisti a Birmingham?

“Falling down is an accident, staying down is a choice”.

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