Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Holy Wave – Interloper

2020 - The Reverberation Appreciation Society
indie rock / garage

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Schmetterling
2. R&B
3. Interloper
4. Maybe Then I Can Cry
5. Escapism
6. I'm Not Living In The Past Anymore
7. No Love
8. Hell Bastards
9. Buddhist Pete
10. Redhead


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Austin, Texas. Un paradiso progressista nel bel mezzo del Lone Star State, un’oasi blu nel deserto più rosso d’America. Per assurdo, Austin è anche una mecca della psichedelia mondiale, patria degli storici 13th Floor Elevators di Roky Erickson, dei The Gloden Dawn di George Kinney ed ospite del Levitation Festival (Austin Psych Fest), uno degli eventi più hype in circolazione, inaugurato nell’ormai lontano 2008 ed organizzato dai padri del revivalismo anni dieci, i The Black Angels.

Tra le numerose realtà formatesi intorno alla scena iniziata da Alex Maas e Christian Bland di certo spiccano gli Holy Wave, un quintetto di multistrumentalisti che da dieci anni a questa parte pubblica proprio per l’etichetta dei sopracitati The Black Angels, The Reverberation Appreciation Society. Coi quattro album precedenti, Kyle Hager, Julián Ruiz, Ryan Fuson, Joey Cook e Dustin Zozaya si sono guadagnati un posto di tutto rispetto nel movimento neo-psichedelico mondiale, deliziandoci con tracce che spaziano dal dream-pop allo shoegaze, dal kraut al garage rock, girando il mondo e condividendo il palco con artisti del calibro di Slowdive, Spiritualized e Hope Sandoval.

Ascoltando “Interloper” percepiamo fin da subito una sorta di retrogusto orchestrale ed una volontà di vintagizzare il suono a colpi di organo Vox e mini-Moog, un trend già manifesto nel precedente “Adult Fear” (2018). Le cascate sintetiche dell’opener Schmetterling ci fanno subito pensare all’affascinante Laetitia Sadier e ai suoi Stereolab, maestri del riverbero d’oltralpe e pionieri nel miscelare sinuosità ed acidità in allucinate jam sessions dal sapore naif e cinematico, mentre la successiva R&B, gemma lisergica carburata da distesi riverberi ed onirici climax, non tarda a lasciarci senza parole alla maniera di Jason Pierce (Spiritualized).

A seguire troviamo la title track, un’altra piccola perla di psichedelia vintage, il cui impatto emozionale non può che tirare in ballo i Pink Floyd di “The Dark Side of the Moon”, e Maybe Then I Can Cry, una cavalcata psych-rock piena zeppa di chitarre che ci ricorda gli inglesi Ulrika Spacek, altra interessante realtà psichedelica contemporanea. Il canto mantrico di Escapism, sognante ed allucinato alla maniera degli Slowdive di “Souvlaki Space Station”, ci informa che abbiamo raggiunto l’epicentro del disco, prima di degenerare nelle reiterazioni wah-wah di I’m Not Living In The Past, gioiellino di matrice space-kraut e prima botta adrenalinica del disco, smorzate però immediatamente da No Love, una suite orchestrale di chiara derivazione progressive con tanto di sassofono, coretti sognanti e fade-out strumentale.

Con le successive Hell Bastards e Buddisht Pete arriva il vero e proprio cambio di marcia: la prima ci ipnotizza con un’irresistibile linea di basso ed uno schizofrenico riff di chitarra alla King Gizzard & The Lizard Wizard, la seconda ci sorprende con un lungo crescendo motorico tutto Neu!, in cui sei corde e sintetizzatori si accavallano ed intrecciano scanditi da insistenti cowbells. Redhead chiude il disco con una chiave decisamente più romantica, di possibile derivazione canterburiana, che forza su passaggi semitonali alla maniera della francese Melody Prochet (Melody’s Echo Chamber) o ancora degli svedesi Dungen, figure chiave della scena psichedelica contemporanea.

Interloper” è un lavoro ambizioso e raffinato, fiore all’occhiello di una band che – pur rimanendo relativamente nel sottobosco – non ha mai deluso fan e critica, seguendo un percorso di crescita personale che inizia a dare dei frutti davvero, davvero gustosi. Che altro dire? Se il nome Holy Wave non vi dice ancora niente, questo è il momento di rimediare.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni