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Hedvig Mollestad – Ekhidna

2020 - Rune Grammofon
progressive

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Tracklist

1. No Friends But The Mountains
2. A Stone’s Throw
3. Antilone
4. Slightly Lighter
5. Ekhidna
6. One Leaf Left


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Un nuovo Jazz from Hell dalla Norvegia, compagni di etichetta dei Motorspycho gli Hedvig Mollestad Trio si sono fatti conoscere nell’ultimo decennio come una delle realtà più interessanti della penisola scandinava. Ora Hedvig Mollestad, la talentuosa e virtuosa chitarrista decide di andare sola, o meglio, a nome suo ma accompagnata da un ensemble più ricco, formato da sei elementi tra cui spiccano i fiati di Susana Santos Silva. Come 6 sono le suite di cui è composto questo brillante esordio. “Ekhidna” infatti è un viaggio nel progressive rock impastato di hard bop e fuso con virtuosismi seventies rock. Una miscela impressionante che è valsa alla trentottenne Mollestad il supporto della Arts Council Norway nonché vari premi tra cui il prestigioso Jazztalentprizen al Moldejazz, 

Questa breve recensione dovrebbe essere scritta da un bravo musicista quale non sono, per sviscerare tempi e tecniche compositive ma dovrete accontentarvi del mio entusiasmo da semplice ascoltatore. 

39 minuti in cui si alternano lente riflessioni notturne e cinematiche come nell’opening track di No Friends But The Mountains, seguita a ruota da una vena di Zeppelin/Zappa in A Stone’s Throw, ma il gioiello dell’opera è Antilone, in cui un tappeto di hard rock e prog danno spazio ai migliori virtuosismi di tutti i componenti, soprattutto permette a Hedvig di lasciar scorrere lunghi e frenetici assoli da trattenere il fiato per poi farci planare in una ballata nel dopolavoro Coltraneiano in cui immagini suoni e colori ci arrivano alla mente come un sogno liberatorio e viaggi free jazz supersonici pervadono la title track Ekhidna.

Non essendo neanche mai stato un grande fan del genere progressive, trovo nella ragazza di Ålesund un tocco fuoriclasse che riesce a mettere d’accordo musicofili di varia provenienza, dal punk al metal all’alternative. E quale paese se non la Norvegia poteva dare i natali a tutto ciò? E quale casa se non la Rune Grammofon poteva far uscire tanta bellezza? 

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