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Biffy Clyro – A Celebration Of Endings

2020 - 14th Floor Records / Warner Bros.
alternative rock / indie rock

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Tracklist

1. North Of No South
2. The Champ
3. Weird Leisure
4. Tiny Indoor Fireworks
5. Worst Type Of Best Possible
6. Space
7. End Of
8. Instant History
9. The Pink Limit
10. Opaque
11. Cop Syrup


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Ne era stata annunciata la pubblicazione già per il 15 maggio, ma soltanto ora ne abbiamo la conferma . “A Celebration Of Endings”, l’ottavo album della band Biffy Clyro esce ufficialmente, in data 14 agosto 2020. Il trio scozzese non ha certo bisogno di presentazioni, essendosi conquistato in pochi anni il consenso del pubblico ed il rispetto della critica.

Di seguito ricordiamo brevemente le tappe fondamentali della loro avventura musicale: nel 1995, Simon Neil dà vita agli Screwfish, il primo embrione di quelli che sarebbero diventati i Biffy Clyro. Come Screwfish la band comincia a suonare nel circuito dei locali di Glasgow , incontrando da subito il favore del pubblico. Presto i brani iniziano ad essere trasmessi dalle emittenti locali. Nelle composizioni d’esordio del trio sono immediatamente rintracciabili influenze dirette dei Nirvana e del punk, poi, netta, l’evoluzione creativa ed il salto di qualità stilistico (come ebbe a dire lo stesso Simon Neil nel corso di un’intervista “all’inizio vuoi solamente somigliare ai tuoi gruppi preferiti, ma dopo un po’ ti rendi conto che forse tu potresti essere il tuo gruppo preferito”). All’onda del crescente successo di pubblico, i nostri vengono notati da Dee Bahl (che diventerà loro manager) , la loro musica viene trasmessa sempre più spesso da BBC RADIO e la Beggars Banquet Records li mette sotto contratto. La metamorfosi è ormai completata come Biffy Clyro. Neil ed i fratelli Johnston si costruiscono sotto questo nome una solida reputazione, aprendo concerti di artisti quali i Red Hot Chili Peppers, Bon Jovi, Rolling Stones. Il resto è storia, una serie di album di altissimo livello, un percorso artistico che culmina nel 2019 con il progetto filmico di “Balance, Not Symmetry” realizzato in stretta collaborazione con il regista Jamie Adams, il film presentato al festival di Edimburgo, si avvale di una colonna sonora originale interamente composta dal gruppo.

Ed arriviamo ad oggi, l’album in uscita , anticipato dai singoli Instant History e End Of vede come produttore il mitico Rich Costey (che già aveva curato nel 2016 “Ellipsis”) e si avvale dell’apporto, tra gli altri, di Rob Mathes (fidato collaboratore di Bruce Springsteen). Il titolo “A Celebration Of Endings” colpisce per l’ambiguità intrinseca cui la traduzione in italiano non può rendere giustizia, quasi un’esaltazione della negatività. Ancora una volta è Simon Neil a chiarire: “Il titolo fa riferimento al vedere la gioia nel cambiamento, piuttosto che la tristezza , vivere tutto, anche la negatività, non come una sconfitta ma come un’opportunità”.

Coerentemente con questo assunto l’intero album, innervato da sorprendenti sonorità filmiche, grunge pop (si ascolti infatti History, imprevedibile omaggio alla Janet Jackson di Rhythm Nation) è una variazione continua sui temi del cambiamento e della libertà. Temi, per così dire, “altri” che a loro volta determinano un linguaggio musicale e testi decisamente più “politici” rispetto ai lavori precedenti. Su questo aspetto Simon precisa : “ Ciò che tutti noi amiamo della musica è che unisce le persone […] certamente questo non è ciò che vogliono, in questo momento i leader politici britannici e americani”.

In un momento storico come quello che stiamo vivendo caratterizzato da incertezza e paura, in cui la parola cambiamento evoca visioni di un futuro a tinte fosche, il messaggio dei Biffy Clyro con la nuova uscita è una insperata boccata di ossigeno.

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