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Protomartyr – Ultimate Success Today

2020 - Domino
post punk / art rock

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Tracklist

1. Day Without End
2. Processed By The Boys
3. I Am You Now
4. The Aphorist
5. June 21
6. Michigan Hammers
7. Tranquilizer
8. Modern Business Hymns
9. Bridge And Crown
10. Worm In Heaven


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…È la città americana con il più alto tasso di omicidi”, ecco come Data (Jonathan Ke Quan) descriveva la città di Detroit nel film “The Goonies”. Ed era assolutamente vero. E certamente era un posto molto più ostico in cui vivere rispetto alla tranquilla (ma neanche troppo) Goon Docks nei pressi di Astoria nello stato dell’Oregon. Ma Detroit è anche la città che nel 2010 ha dato i natali ai Protomartyr, la band di Joe Casey (vocals), Greg Ahee (guitar), Alex Leonard (drums) e Scott Davidson (bass).

Ultimate Success Today”, quinto album in studio uscito il 17 luglio scorso e registrato a New York presso i Dreamland Recording Studios con il producer David Tolomei, arriva a 3 anni di distanza dal precedente “Relatives In Descent”. Post-punk, songwriting, math-rock e tanta buona dose di granito allo stato puro sono alla base di questo album. Il risultato finale sembra non alzare l’asticella e nessun nuovo landscape si intravede di fronte a noi. I colori, le sfumature, le atmosfere ed il mood generale sono più o meno gli stessi che hanno accompagnato la carriera della band di Detroit fino ad oggi. Magari non da subito, ma andando avanti con l’ascolto del disco appare chiaro come il tentativo di progredire ci sia tutto e che la volontà di allargare la visione d’insieme sia comunque un punto fermo di questo nuovo lavoro.

Rabbia, consapevolezza e indignazione contro il sistema sono ancora forti nei testi e nella voce inconfondibile di Joe Casey. Il solito possente muro sonoro fatto di riff di chitarre appena uscite da archeologie industriali sferraglianti si arricchisce questa volta della collaborazione dei fiati di Jemeel Moondoc e Izaak Mils che ben si sposano con il tutto. “Ultimate Success Today” non rappresenta un balzo in avanti, ma è certamente la conferma che la band di Detroit è ormai un punto di riferimento solidissimo per tutta la scena d’oltreoceano e non solo. Una certezza guadagnata abbondantemente sul campo e su quei palchi dove personalmente spero presto di rivederli!

Il disco si apre con Day Without End, uno pezzi più convincenti dell’intero album. Lenta, ma impetuosa cavalcata che cresce sostenuta dall’accompagnamento dei fiati fino al furente finale dove la voce flemmatica di Casey si rompe gridando tutta la propria inquietudine. Processed By The Boys con i suoi possenti riff di chitarra da ascoltare a pieno volume ci regala un’altra traccia tra le migliori del disco. E le buone vibrazioni continuano anche con I Am You Now come a concludere un trittico di canzoni messe li a schiaffeggiarci da subito la faccia e a farci capire come “Ultimate Succes Today” abbia tutta l’intenzione di non temere confronti con i lavori precedenti e a mostrarci come le energie siano ancora tutte belle cariche. The Aphorist, traccia 4, si fa invece più lieve, senza però esagerare troppo perché quando poi la chitarra si apre, le sue angolature da fonderia in pieno giorno lavorativo si sentono eccome. Neanche il tempo di renderci conto di quanto accade e la voce di Nandi Rose (Half Waif) ci introduce June 21, altro pezzo morbido dalle forti tinte ipnotico-ansiogene.

Come da perfetto copione in cui non più di due brani lenti vengono mai programmati di seguito l’uno all’altro, torniamo a ritmi più sostenuti grazie a Michigan Hammers e Tranquilizer, rispettivamente tracce 6 e 7, dove la velocità torna ad aumentare, le temperature si fanno più calde e i richiami jazz tornano a balenare all’orizzonte. Modern Business Hymns ci trascina rapida nel suo vorticoso incedere mentre Bridge And Crown congela di nuovo tutto cristallizzando il tempo fino al suo fragoroso ed etereo finale. Worm In Heaven è invece un perfetto incedere lento che ci accompagna come meglio non si sarebbe potuto fare verso la conclusione di questo album.

La linea evolutiva dei Protomartyr non trova con “Ultimate Success Today” un balzo in avanti significativo, ma non perde neanche nè smalto nè stoffa, tanto che la band americana rimane uno dei più luminosi riferimenti per tutta quanta la scena.

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