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(HED) P.E. – Class Of 2020

2020 - Suburban Noize Records
nu-metal / G-Punk

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Tracklist

1. First Blood
2. Watch It Burn
3. No Days Off
4. Death Awaits
5. Last Call
6. Ole Time Sake
7. Greedy Girl
8. Nothing Lasts 4ever (The Ballad Of C19)
9. We The People
10. Overdue


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Non passerà di certo alla storia del rock questo “Class Of 2020”, dodicesimo album a firma  (HED) P.E. ; sicuramente però farà trascorrere una mezz’oretta di spensieratezza a tutti gli estimatori del sound classico della band californiana. A distanza di vent’anni esatti dall’uscita di quel “Broke” che regalò loro tante soddisfazioni dal punto di vista commerciale, i padrini del G-punk tornano alle origini con dieci brani divertenti, immediati, non particolarmente freschi ma cafoni al punto giusto da riportarci indietro ai fasti dell’era nu metal.

Scritto e registrato nel corso della prima fase dell’emergenza sanitaria che sta attualmente ammorbando il mondo intero, il disco mostra tutti i difetti tipici di una produzione a budget assai limitato: da rivedere il mixaggio e i volumi, con la batteria che tende a sovrastare gli altri strumenti. Fortunatamente il lavoro non soffre in maniera eccessiva per questi piccoli difetti. La fretta con cui è stato realizzato non intacca la qualità dei pezzi, che non è per nulla stellare ma neanche infima.

Mi limiterò a dire che  “Class Of 2020”  suona esattamente come dovrebbe suonare un album di godibile crossover senza troppe pretese; l’ideale per una grigliata estiva con pochi amici, in modo tale da garantire a tutti il distanziamento sociale. Un ascolto veloce –  forse anche troppo: in media le canzoni sono brevissime – ma non per questo da dimenticare.

Con l’attacco aggressivo di First Blood vengono subito messi sul piatto gli ingredienti principali della formula (HED) P.E.: il rap metal e il reggae. Un connubio che ritroviamo in forma pressoché inalterata anche in Last Call, We The People e nella drammatica Overdue, caratterizzata da una lentezza quasi doom e dall’impiego del vocoder. Attenzione a Watch It Burn, potrebbe trarvi in inganno: si parte con un riffone ribassato alla Korn e un ritmo cadenzato vagamente minaccioso per poi arrivare a un ritornello ska molto vivace.

Quintali di chitarre in levare anche in Last Call, Ole Time Sake e Nothing Lasts 4ever (The Ballad of C19), due brani da presa a bene in cui si tocca direttamente il tema della pandemia: una cosa tremenda, ma “niente dura per sempre”. Un messaggio di pace e ottimismo che non scalfisce minimamente il muro hardcore alla base di Death Awaits: l’hi-hat elettronico infilato qua e là tra le strofe aggiunge un tocco trap francamente inutile.Una botta di giovanilismo che non aggiunge nulla ma anzi va a indebolire quella che, alla pari con la graffiante No Days Off, è la traccia più potente di “Class Of 2020”. Scartate pure l’imbarazzante Greedy Girl – inascoltabile mix tra hip hop, reggae e musica latina con un basso dal volume inspiegabilmente alto – e avrete il disco ideale per questi ultimi scampoli d’estate.

Un’estate di merda per i motivi che ben sapete, ma non disperate: come ci insegnano i saggi (HED) P.E., Nothing Lasts 4ever

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