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Powerman 5000 – The Noble Rot

2020 - Cleopatra Records
alternative metal

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Tracklist

1. Cannibal Killers That Kill Everyone
2. Brave New World
3. Play God Or Play Dead
4. Black Lipstick
5. Special Effects
6. Let The Insects Rule
7. Movie Blood
8. Strange People Doing Strange Things
9. We Got The Beat
10. VHS


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Mentre il mondo era voltato dall’altra parte il nu-metal ha continuato a proliferare. Certo, si è spesso trasformato (anche se impercettibilmente), ma tante band dell’epoca d’oro del genere hanno seguitato a sfornare dischi, spesso nell’indifferenza generale, seguiti ormai da una schiera di nostalgici che difficilmente sembrano credere che oltre il 2005 sia accaduto altro.

Per prendere in esame giusto questo mese riecco comparire gli Hed (P.E.), che come dimostrazione di questo sentimento puramente retromaniaco, confezionano il loro nuovo lavoro con una copertina che rimanda direttamente al loro bestseller “Broke”, che pochi giorni fa ha compiuto vent’anni. Assieme a loro ecco che tornano in scena pure i Powerman 5000, digiuni di album da tre anni. Spider One (al secolo Michael Cummings e per i più attenti fratello minore di un certo Robert, meglio noto come Rob Zombie) e soci sono un altro ottimo esempio di come il nu-metal non sia stato – quasi mai – in grado di andare avanti. Una sindrome di Peter Pan in piena regola.

Pleonastico dire che l’ultima cosa decente del gruppo (che nel mentre ha cambiato membri come si cambian le mutande) risalga al 2003 e che in questi diciassette anni nulla di buono sia uscito dalla penna del Ragno, ma così è. Se vi state chiedendo se “The Noble Rot” sia eccezione alla regola, ebbene no. Eppure qualcosa è cambiato. I Poweman 5000 si sono evoluti? Tocca dare nuovamente una risposta negativa, ma a ‘sto giro i fratelli minori e modaioli dei White Zombie sono andati a pescare in un passato tutto sommato buono riuscendo, in qualche modo, a svecchiare la propria formula. Assieme alle solite soluzioni industrial nu-metal con la cassa in quattro e i chitarroni si fanno strada situazioni che si allineano alla nostalgia tanto in voga oggi. Trattasi delle ventate synth pop che sferzano brani come VHS e Black Lipstick, veri e propri sollazzi new wave/new romantic che strappano più d un sorriso.

Brave New World è, a tutti gli effetti, il brano più stramboide mai composto dai Powerman, sbandata elettronica e poco radiofonica e Strange People Doing Strange Things profuma di darkwave. Può risultare quasi quasi stucchevole che la voce di Spider sia ormai più simile a quella di Marilyn Manson di quanto non lo sia l’originale (in Cannibal Killers That Kill Everyone pare sia proprio Warner a cantare), ma what you hear is what you get, e se ci si fa l’abitudine può anche non risultare spiacevole, soprattutto a chi di voi manca il Reverendo dell’era d’oro del grottesco (Special Effects è pericolosamente vicina al plagio).

L’operazione nostalgia datata 2000 (con sprazzi di 1988) è servita. Se vi aspettavate un passo avanti o qualcosa di meglio allora presumo stiate anche attendendo che il vostro tavolo si metta a ballare.

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