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Ancst – Summits Of Despondency

2020 - Lifeforce Records
extreme metal

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Tracklist

1.  Kill Your Inner Cop                   
2.  Inferno
3.  Final Hour
4.  Praising the Realm of Loss
5.  The Burden of Hope Part I
6.  The Burden of Hope Part II
7.  Razed Eden
8.  Abysm of Existence
9.  ... of Dying
10.  Denazification                        
11.  Monotony of Anguish                     
12.  Monolith


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Quando uno è incazzato, è incazzato. C’è chi sbatte le cose, c’è chi le lancia in giro,c’è chi punta i piedi e poi ci sono gli ANCST che con il  loro ultimo album “Summits Of Despondencyti urlano addosso tutta la rabbia e l’incazzatura che hanno dentro senza tanti giri di parole.

Il collettivo di Berlino formato da  Tom Schmidt alla voce, Stefan Pannwitz al basso, Robert Ott alla chitarra, Conor Michael alla batteria e Jonas Hasselhoff alla chitarra, spacca di brutto. Gli ANCST con all’attivo ben 23 album tutti sotto la Lifeforce Records hanno sempre adottato la politica del DIY – Do It Yourself; infatti Tom Schmidt scrive  tutte le loro canzoni, le ha anche registrate, mixate e masterizzate nella sua camera da letto, le ha co-realizzate attraverso la sua etichetta Yehonala Tapes, si dedica a tutta la parte artistica e di distribuzione, da quando ha fondato anche la sua agenzia di booking. Insomma, un collettivo metal che si dedica alla musica a  365° e che con questo album vuole ribadire ancora una volta il suo animo Antifascista, antisessista e antireligioso. 

Sono  12 tracce veloci e rabbiose, aggressive in Kill Your Inner Cop e in Inferno (la più potente) la batteria e il basso sono potenti e aprono la strada alla voce di Tom che spazza via ogni dubbio su quanto siano imbelvati. Il suono di tutto l’album è pulito e ogni strumento si fonde con l’altro. In Final Hour e Praising the Realm of Los ci sono i bassi che fan venire la pelle d’oca,non oso immaginare esser ad un loro concerto sotto palco, come se il cuore ti pompasse fuori. Incredibile la registrazione di ogni strumento, si riesce a riconoscerli tutti e perfettamente in simbiosi con la voce. The Burden of Hope Part I è un preludio melodico a   The Burden of Hope Part II che ha l’aria di un inno,un climax energico di puro metal. In Razed Eden si cambia ritmo, più calmo con una voce di donna che accompagna Tom, mentre in Abysm of Existence (la mia preferita) torna la potenza degli ANCST come in   … of Dying una della più veloci assieme a Denazification, questa è come divisa in due una prima parte spigolosa mentre una seconda più roboosa. Monotony of Anguish  e Monolith sono un tutt’uno di collera e frustrazione con un relief finale. 

Gli ANCST con la loro musica ci tengono molto a ribadire quello che provano e pensano della società attuale. Assolutamente da provare!

Siamo stanchi di fare le stesse domande senza risposta e di usare questo collettivo per creare uno sfogo per tutte le frustrazioni accumulate sulla democrazia, i fascisti, i razzisti, i sessisti e tutte le altre agende incasinate. La nostra tempesta laverà via tutto. Non smettere mai di sognare..


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