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Narrow Head – 12th House Rock

2020 - Holy Roar Records / Run For Cover Records
grunge / shoegaze

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Tracklist

1. Yer’ Song
2. Ponderosa Sun Club
3. Stuttering Stanley
4. 12th House
5. Hard To Swallow
6. Crankcase
7. Nodding Off
8. Night Tryst
9. Emmadazey
10. Wastrel
11. Delano Door
12. Bulma
13. Evangeline Dream


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E se il grunge non fosse mai morto? Cosa ne sarebbe di tutta quella nostalgia che ci portiamo appresso fin dalla presunta dipartita di questo genere tanto lo-fi quanto punk nel suo essere anti conformista? Forse potremmo far rivivere un certo senso di urgenza psichedelica, di colori ed emozioni ’90s ascoltando ciò che propongono, ad esempio, i texani Narrow Head. Perché proprio questo nome, ancora semi-sconosciuto e fortemente legato a un ambiente sonoro – e culturale  – lontano da quello europeo? La risposta risiede nell’ultima , bellissima fatica discografica del quintetto statunitense, intitolata “12th House Rock”.

In giro ormai dal 2013, anno di uscita della prima release, i Nostri si sono da subito affacciati alla finestra del grunge per guardarsi attorno, scrutando lidi che strizzano l’occhio allo shoegaze e a quella spasmodica ricerca – in questo caso, ripagata – di un sound sfumato e senza eccessivi patemi stilistici. Se già tracce di assoluto rilievo come Necrosis, Cool In Motion e Uncover, contenute nell’imperdibile full lenght “Satisfaction”, avevano lasciato un segno non da poco e lanciato la band ben oltre il livello underground di iniziale competenza, ora “12th House Rock” risponde “presente” alla solita domanda sulla capacità di mantenere uno standard compositivo elevato col passare del tempo.

Se Superheaven, Teenage Wrist, Balance And Composure e Nothing hanno contribuito – o stanno contribuendo – a portare il revival di un certo “stoned grunge” ai piani alti, di fronte alla cattedra di gente come Nirvana, Screeming Trees e Green River, allora i Narrow Head si può dire che abbiano aggiunto una ulteriore ventata di freschezza sonora al tutto.

Uscito per Run For Cover Records e Holy Roar Records, etichetta in rotta di collisione con tutte le band del suo roster a seguito delle accuse di stupro circolate nei confronti del fondatore Alex Fitzpatrick, il nuovo tredici tracce della band di Houston ci colpisce a mano aperta con un riuscitissimo mix di brani più soffusi e altri decisamente tendenti a sonorità hard rock di matrice stoner.

Basti pensare alla parte centrale dell’album, nella quale convivono i due volti dei Narrow Head (Crankcase e Nodding Off), o al menefreghismo clubbistico della title track. Di fatto, una prova di studio fatta di singoli, fatta di canzoni che funzionerebbero benissimo anche da sole, estrapolate dal contesto full lenght (Bulma, Wastrel, Night Tryst).

Con questo album i Narrow Head superano a piè pari gli ostacoli dettati dal mettere insieme solo materiale di livello, cucendo assieme una serie di generi che sembrano lontani anni luce dal nostro presente, ma dei quali la musica di oggi necessita come l’aria.

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