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Emma Ruth Rundle & Thou – May Our Chambers Be Full

2020 - Sacred Bones Records
atmospheric sludge metal / post rock

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Tracklist

1. Killing Floor
2. Monolith
3. Out Of Existence
4. Ancestral Recall
5. Magickal Cost
6. Into Being
7. The Valley


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Emma Ruth Rundle, classe 1983, è una delle personalità più importanti della musica rock underground contemporanea. Oltre ad essere membro di gruppi quali The Nocturnes, Red Sparowes e Marriages, la cantautrice, chitarrista e visual artist americana ha affiancato sul palco artisti come King Buzzo dei Melvins e nel 2020, se non fosse stato annullato a causa della pandemia, sarebbe stata la prima donna della storia a curare il Roadburn Festival, uno degli appuntamenti più importanti nel mondo per quanto riguarda la musica heavy. Il 30 ottobre di quest’anno esce il suo quinto album “May Our Chambers Be Full”, in collaborazione con i Thou, un lavoro che musicalmente strizza l’occhio al grunge e al metal anni ’90 per raccontare un mondo intimo e perduto.

May Our Chambers Be Full”, edito dalla Sacred Bones Records, è il frutto di una collaborazione che ad un primo sguardo può sembrare azzardata, ma che all’ascolto risulta più riuscita di quanto ci si possa aspettare. Considerando il background comune che condividono gli artisti, il sound sporco e ruvido a metà tra sludge e post-rock si amalgama in quasi tutti i brani del disco. Killing Floor e, soprattutto, The Valley, rispettivamente canzone di apertura e di chiusura dell’album, risultano le composizioni nelle quali la commistione di generi ne esce più ispirata. Le chitarre graffianti si orchestrano bene in solidi riff melodici, la batteria cadenza aggressiva musiche sia malinconiche che energiche, l’integrazione di archi ed echi aiutano nella creazione di una suggestiva atmosfera a metà tra MONO e Cult Of Luna. Le tracce meno riuscite e più ridondanti, invece, sono sicuramente Monolith e Ancestral Recall, due nenie sludge-doom impetuose quanto, alla fine, docili poiché più attente nell’esecuzione della parte melodica rispetto che a costruire una qualsiasi forma di pathos o inquietudine. L’elemento più originale di “May Our Chambers Be Full” è il contrasto che generano lo scream dei Thou e la voce sognante e profonda di Emma Ruth Rundle, in più tracce presenti come canto e controcanto o addirittura in sovrapposizione.

Non sempre questa doppia anima riesce a donare maggior vigore alla musica, tuttavia una opposizione di elementi tanto lontani quanto vicini tra di loro, almeno a livello espressivo, rispetta il volere comune tra gli artisti di creare un album che abbia tinte dark, una base atmospheric sludge metal e, soprattutto, un’essenza viscerale dettata dagli splendidi testi della Ruth Rundle, mai stati prima d’ora così adulti e ricercati.

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