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Soul Glo – Songs To Yeet At The Sun

2020 - Secret Voice
hardcore punk

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Tracklist

1. (Quietly) Do The Right Thing
2. 29
3. 2K (feat. Archangel)
4. Mathed Up
5. I'm On Probation


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Capita, alle volte, che certe cose sfuggano. La massa di musica che investe il Nuovo Millennio è spesso ingestibile. Ma altre volte capita che un’intervista sia illuminante, come quella che il collega Orio ha fatto a Jeremy Bolm, cantante dei Touché Amoré. Jeremy, tra una cosa e l’altra, butta giù una lista di band, e tra quelle che già conosco ci sono questi Soul Glo, e io che sono spulcione dentro non vado ad ascoltarli? Certo che vado, certo.

Fermi tutti. Questi sono pazzi. Cosa succede a Philadelphia per suonare come suonano loro? O meglio, quello che suonano loro. Vado indietro nella loro esigua ma bruciante discografia, e poi avanti e ancora indietro, è un labirinto di follia totale. Hardcore punk? Beh, sì, ma di quello che si è evoluto esattamente come avrebbe dovuto fare. La shape of punk to come preconizzata da un gruppo svedese sul finire degli anni ’90 ogni tanto è comparsa, e nei Soul Glo si reincarna con forza, negli elementi più disparati che vanno a scontrarsi nella tempesta, cozzando gli uni con gli altri, dando vita ad una furia incrollabile.

La diga che tiene a bada il fiume di violenza sonora va in frantumi e quel che si riversa fuori dall’EP “Songs To Yeet At The Sun” è prezioso, lascia confusi mentre tutto si abbatte sulle certezze e le linearità, sepolte da tonnellate di energia, un turbine impossibile da allineare su binari sicuri, come se le incertezze di un mondo allo sbando venissero codificate e racchiuse nel formato che più preferite, il risultato non cambia di una virgola. Se già nei precedenti “Untitled LP” e “The Nigga In Me Is Me” includevano una sequela mostruosa di influenze (powerviolence, harsch noise, shoegaze, black metal, grindcore, spettri di Bad Brains, Burn e Death (quelli proto-punk di Detroit) e ancora giù fin verso l’inferno) questo EP tende ancora più in là.

Possibile? Cazzo, sì. Le grida di Pierce Jordan che battezzano l’ingresso storto di (Quietly) Do The Right Thing sono manrovesci di piombo, un’infilata di tempi dispari che si distendono su chitarre luciferine ed enormi, una sezione ritmica abbacinante (il bassista/produttore GG Guerra, al secolo Gianmarco Guerra sa il fatto il suo, oh, se lo sa) che si inchioda nel treno proiettile 29, tira il freno e sterza per poi esplodere in mille pezzi negli stop’n go di Mathed Up bagnati da vocalità melliflue destinate ad annegare nel maelstrom più black del più black dei black metal, e se le voci grunt non vi spaventano avrete di che sfamarvi sul mid-tempo ultrametal annichilente di I’m On Probation, una roba da buttar giù tutti i palazzi della città se non si sta attenti al volume dello stereo. Non ce la vuoi mettere un po’ di trap, ma di quella fatta da gente internata? Certo che sì, buttate su 2K e andatevene a flexare all’inferno assieme ai vostri demoni personali.

Viscerali, inarrestabili, deraglianti. Questi Soul Glo non possono passare inosservati. Grazie Jeremy, che poi li pubblichi sulla tua Secret Voice, quindi grazie due volte.

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