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100 piatti da assaggiare una volta nella vita. Bocconi atavici, ricette iconiche e scoperte gustative


Scheda

Autore: Lorenzo Sandano (foto di Alberto Blasetti)
Uscita: 11/2020
Editore: Bur - Rizzoli
Pagine: 288
Prezzo: € 19

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A metà strada tra il saggio ed il romanzo di formazione, troviamo da pochissimo sugli scaffali delle librerie “100 piatti da assaggiare una volta nella vita. Bocconi atavici, ricette iconiche e scoperte gustative.” edito BUR – Rizzoli, esordio letterario di Lorenzo Sandano.

Lui, classe 1991, è un giovanissimo e noto gastronomo a cui sicuramente il talento non manca. Il suo curriculum, d’altronde, parla da sé: da una piccola realtà di Centocelle ai più rinomati salotti tv, passando per testate di settore del calibro de Il Gambero Rosso, L’Espresso e Cook_Inc. Ma quello che più colpisce di Lorenzo, e che si evince immediatamente attraverso quello che fa, è il piglio punk che tutti noi hardcorer ci portiamo dietro. Vuoi la sua giovane età, vuoi il radicato senso di appartenenza che questa musica ci ha lasciato, ho trovato immediatamente del caldo e del familiare quando ho visto questo ragazzo portare il proprio sapere nel dorato mondo della gastronomia televisiva indossando le sue Vans e sua la polo Fred Perry.

Ben lontano dal gusto didascalico e stantio che troppo spesso opere di questo tipo si portano dietro, quello di Lorenzo è un esperimento che non ha precedenti: 100 piatti e 100 brani per accompagnarli, in circa 280 pagine da polverizzare in un soffio. Solo un vero appassionato di musica poteva pensare e scrivere un libro che sostanzialmente altro non è che una playlist (che potete ascoltare qui) musicale e culinaria, che spazia dalle note delicate di John Coltrane, fino alla furia spaccaossa dei Nabat, in un turbinio di pezzi, piatti e aneddoti curiosi. Il fil rouge è proprio la volontà di raccontare una vita attraverso i sensi, di mandare finalmente a gambe all’aria gli stereotipi che vogliono relegare la buona cucina ai piani alti della società, rendendola finalmente accessibile a tutti, anche ai più insospettabili, persino a chi ha scandito al propria vita a suon di botte prese nei mosh pit. Attraverso quali e quante inaspettate cose passa, a volte, la rivoluzione?!

Quello che Lorenzo propone è un percorso in quattro parti, distinto tra i piatti di casa (Roots Radicals), quelli della più classica tradizione romana (Il Cielo Su Roma) e le sue scoperte personali in giro per l’Italia (The Passenger) e per il mondo (Around The World), il tutto accompagnato dalle superbe fotografie di Alberto Blasetti. Un vero e proprio viaggio da farsi insieme a Lorenzo, attraverso il suo vissuto e la sua curiosità, quella di chi non interpreta il cibo come un semplice carburante per il corpo, ma lo eleva ad una condizione molto più sfaccettata di esperienza, ricordo, scoperta ed emozione. Un cammino letterario e musicale in cui si esce allo scoperto, ci si racconta e ci si riconosce, tanto nel caldo abbraccio dei piatti della propria infanzia quanto nel coraggio di vincere l’idiosincrasia nei confronti di qualcosa di nuovo e sconosciuto.

Se la musica, in ogni sua sfumatura, ci ha sempre accompagnato, a volte capendo e riuscendo a definire meglio di noi stessi a che punto fossimo della vita, Lorenzo ha fatto lo stesso con il cibo, in una dimensione tanto intima quanto universale.

Leggere questo libro è stata una boccata d’aria, la spiegazione a tutte le volte in cui mi sono chiesta come potessero affascinarmi allo stesso modo Miles Davis e i Converge, il toast col prosciutto ed il foie gras. È semplicemente la nostra storia, che spesso si traduce in ciò che riconosci come ‘casa tua’ e nella voglia che hai di scoprire cosa ci sia nella ‘casa degli altri’. Quel che c’è in mezzo è la vita, qui riassunta in un piatto e nella sua canzone. 

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