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Half Japanese – Crazy Hearts

2020 - Fire Records
indie / art punk

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Tracklist

1. The Beastmaster
2. Wondrous Wonder
3. Dark World
4. And It Is
5. My Celebrity
6. Phantom Menace
7. Undisputed Champions
8. Late At Night
9. Crazy Hearts
10. A Job Well Done
11. As Best You Can
12. Let It Show


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Pionieri dell’indie rock da oltre quattro decadi, gli Half Japanese vantano un following che copre letteralmente intere generazioni e che continua a crescere di anno in anno. Dal 2015 la creatura di Jad Fair sta infatti cavalcando un’onda creativa che conosce pochi uguali tra i veterani del rock (eccezione fatta per i Guided By Voices).

Questo diciannovesimo album, titolato “Crazy Hearts“, porta avanti il caratteristico sound effervescente e da outsider della band, esteticamente pop e DIY, ma dal cuore art punk, condito con dissonaze e testi irresistibili, che ci trascina in universi sci-fi e fumettistici alla Jeffrey Lewis, popolati da personaggi del calibro di The Beast Master e creature fantastiche come gli zombie di Late and Night.

Quello degli Half Japanese è un viaggio non solamente fantastico, ma filosofico, che esplora alla maniera di Daniel Johnston sentimenti pieni di vita (Wondrous Wonder), servendosi talvolta di riffs ultra-melodici (si pensi allo psych pop ballerino di Let It Show), altre volte chiamando in causa pesanti linee di basso (My Celebrity) e tonalità oscure (A Phantom Menace).

In ogni caso, si tratta sempre di melodie agrodolci, vibranti ed essenziali, che rispecchiano i testi liquidi, ironici e spesso antitetici di frontman Jad Fair, uno dei poeti più sottovalutati della nostra era. Prendete la doppietta Wondrous Wonder / Dark World: da un lato abbiamo un mondo ideale (“We have got sunshine and happinеss banging on our gate / And the stars? Well they’re out tonight shining on us”), dall’altro una trappola distopica (“Living, if you can call it that / In a dark, dark, dark, dark age”).

È proprio in divertissement di questo tipo che risiede il fascino degli Half Japanese, una realtà che – non certo a sorpresa – ha dato tantissimo alla musica rock, influenzando pesantemente molte bands di matrice “slacker” e fanciullesca, siano i Violent Femmes, i REM, i Pavement o gli Eels. Bisogna dire che, a sua volta, Jad Fair è allievo della scuola Modern Lovers di professor Jonathan Richman, un’influenza che percepiamo ancora fortissimamente (la love song My Celebrity e Undisputed Champions).

Crazy Hearts” è l’ennesimo disco di spessore degli Half Japanese, un album di immagini vivide, piene di vita e colore, proprio come la deliziosa copertina firmata da Gary Panter. Insomma, un centro pieno per una band che da quarant’anni a questa parte immagina e crea con l’onestà intellettuale di un eterno bambino.

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