Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Shores Of Null – Beyond The Shores (On Death And Dying)

2020 - Spikerot Records
gothic metal

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Beyond The Shores (On Death And Dying)


Web

Sito Ufficiale
Facebook

È un ritorno di un certo spessore quello dei romani Shores Of Null. Con questa terza fatica in studio, infatti, la band italiana fa il colpaccio e si candida prepotentemente al titolo di next big thing nella scena metal internazionale, almeno per quanto riguarda il versante delle sonorità gothic/death-doom. “Beyond The Shores (On Death And Dying)”, oltre a essere un lavoro coinvolgente ed emozionante, è anche e soprattutto un esempio positivo di ambizione e coraggio. Perché decidere di realizzare un album costituito esclusivamente da una lunghissima suite di trentotto minuti non può che essere considerato un enorme rischio; in modo particolare al giorno d’oggi, con tante persone che si divertono a skippare tra le tracce per prendersi il meglio e scartare i riempitivi. Gli Shores Of Null seguono così un percorso complicato e non privo di pericoli: un minuscolo errore e l’intera opera sarebbe stata compromessa. 

Fortunatamente l’audacia ha ripagato gli sforzi. L’idea di realizzare un’unica, grande composizione e presentarcela sotto forma di full-length non può che essere interpretata come un invito a vivere un’esperienza d’ascolto totalmente immersiva, senza concedersi alcuna distrazione. Ed è per questo che vi consiglio caldamente di gustarvi questo “Beyond The Shores (On Death And Dying)” in cuffia. Solo così riuscirete a cogliere le atmosfere cangianti e le innumerevoli sfumature di un disco che esplora in maniera approfondita e mai scontata le potenzialità espressive della musica metal.

Utilizzo questa etichetta così generica perché, nonostante l’evidente background dark e “romantico”, gli Shores Of Null rifuggono da facili categorizzazioni. Ne è una prova l’impressionante ricchezza stilistica di questo lavoro, che procede in scioltezza mantenendosi in costante equilibrio tra l’eleganza di melodie tanto gelide quanto intense e quella rabbia viscerale che è prerogativa del sound heavy.

La solenne lentezza del doom viene di volta in volta interrotta da rapide incursioni nei campi del black e del gothic, spesso intervallate da suggestive parentesi strumentali dominate dalle chitarre di Raffaele Colace e Gabriele Giaccari. Tra i richiami piuttosto evidenti ai numi tutelari My Dying Bride e Paradise Lost è possibile cogliere, come lampi improvvisi e inaspettati, le influenze più disparate: si va dalle armonie intrecciate di scuola Iron Maiden ai raffinatissimi interventi di pianoforte e archi che, più che avere un gusto classicheggiante, sembrano presi in prestito da un certo tipo di post-rock.

Il già sentito e “Beyond The Shores (On Death And Dying)”, tuttavia, non hanno davvero nulla da spartire. Con questo album gli Shores Of Null, complice il prezioso aiuto di ospiti di peso (Mikko Kotamäki degli Swallow The Sun, Thomas A.G. Jensen dei Saturnus ed Elisabetta Marchetti degli Inno), hanno scritto una bellissima pagina del sound gotico più originale e ricco di sfaccettature. Da non perdere.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni