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Year Of Taurus – Topsoils

2021 - Astral Concrete
psych / stoner

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Tracklist

1. Topsoils
2. Wise Woman
3. Fever,When I Was Young
4. Linesight
5. Gate Goats
6. Tethered To The Moon
7. Daddy
8. Piedi nel lago


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Topsoils” è l’esordio discografico di Matteo Dossena, il frontman visionario del progetto Sherpa da Pescara. In questa sua nuova creatura si cimenta in qualcosa di godibile e sperimentale, dalle forti emozioni psichedeliche a tinte shoegaze. Dopo la lunga parentesi fortunata all’interno di una band, l’artista si immerge nel percorso solista, con uno studio approfondito e personale. Year Of Taurus è una giostra di suoni interstellari che si incastrano alla perfezione, alla cultura musicale e infinita del musicista. Questo primo lavoro viene prodotto, per la nuova etichetta italiana Astral Concrete, che sposta le sue attenzioni su generi di nicchia e di qualità eccellente. L’artwork suggestivo è curato dal collettivo Coito Negato.

Il disco si apre con la title track e il suo rumore di fondo misterioso, l’arpeggio incantevole e rilassato, si unisce al mosaico preciso della composizione, con una voce delicata e struggente, un’inizio di notevole fattura. A seguire Wise Woman dalle forti sonorità psych rock, il groove che si innalza nella struttura è geniale, all’interno ci sono molte influenze post rock, con i continui cambi irregolari della batteria e il basso ipnotico, curati dai due membri magistrali degli Sherpa, che danno un aiuto enorme al progetto e al sound. Fever,When I Was Young è il primo singolo rilasciato lo scorso anno, durante il mese di dicembre, sotto un periodo surreale è complicato da affrontare. La tematica che si affronta in questa traccia, ha un sapore mistico e indiano. Dove il viaggio cosmico e particolare, esplode nella parte centrale del brano.

Il sound ci porta a progetti tecnici del calibro superiore come Samsara Blues Experiment e Colour Of Haze, due grandi band storiche del panorama stoner rock. Nella stupenda Linesight, una cantilena monotona apre gli occhi su un mondo innevato e carico di speranza, il suono sensibile sfiora atmosfere addormentate che lasciano il segno. Gate Goats è molto diversa dalle altre composizioni e divide in due questo lavoro, qui troviamo la giusta attenzione che l’artista avvolge nel suo sogno personale. L’arpeggio colora d’infinito arcobaleni preziosi. Su Tethered To The Moon si torna leggermente al passato, dove il sound duro lasciava spazio alle chitarre più oscure e mature, il chorus che troviamo in questa perla è un tocco di classe, che ti entra nell’anima.

Verso la fine ci soffermiamo su una traccia interessante come Daddy una sorta di ballata lenta e sognante, la voce calda di Matteo si incastra con decisione ai feedback sonori e rilassanti, le seconde voci sono uniche e godibili. Una grande sperimentazione vede la luce in questa song, che viene completata nella traccia, che chiude il cerchio psichedelico di questo esordio. Infatti su Piedi nel lago, si gioca molto con l’effettistica e il noise. Qui viene inserito anche un synth e delle percussioni, dirette magistralmente dal musicista, che si inoltra in nuovi orizzonti cosmici. Nella voce c’è la collaborazione di Michele Tobia, che da’ il suo contributo a una struttura precisa e tecnica. Una degna conclusione che lascia un sapore di bellezza non indifferente.

Topsoils” è un lavoro geniale e importante, carico di sentimenti ricercati. Al suo ascolto veniamo cullati nel mondo distopico dell’artista, che con grande qualità porta a termine una perla sensibile da tenere d’occhio. Un album psichedelico, per chi vuole perdersi in paradisi immensi.

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