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Max Casacci – Earthphonia

2020 - Sugar
ambient / sperimentale

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Tracklist

1. Delta (Sounds from air)
2. Watermemories (Sounds from water)
3. Ta’Cenca (Sounds from stones)
4. Oceanbreath (Sounds from the sea)
5. Roots Wide Web (Sounds from plants)
6. Strombolian Activity (Sounds from volcanos)
7. The Queen (Sounds from bees)
8. Terre alte (Sounds from the mountains)


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Sedetevi comodi gentili ascoltatori, il viaggio sta per cominciare, ma prima, un paio di comunicazioni di servizio: Salvo imprevisti e situazioni di estrema necessità, non aprite gli occhi durante il tragitto. Non fate troppo caso all’ambiente circostante, per far sì che quest’esperienza vi travolga completamente. Ad accompagnarvi, Max Casacci. Benvenuti ad “Earthphonia”.

Proprio così, non si tratta di un semplice disco, ma di un viaggio tra le sonorità di ciò ci circonda. Il nuovo lavoro dell’artista torinese, fa parte di un progetto ben più ampio, portato avanti negli ultimi anni oltre a quello dei Subsonica. Non è una novità che i componenti di uno dei gruppi underground più importanti del panorama italiano dopo gli anni 2000, si dilettino in produzioni che portano la loro firma personale (vedi gli stessi Boosta e Samuel).

Casacci dal suo canto, ha voluto approfondire l’arte del campionamento, aspetto tanto ricorrente nella musica odierna, quanto ancora poco esplorato. L’album di cui parliamo segue infatti altri recenti lavori del musicista italiano, come Oceanbreath e Glasstress. Il filo conduttore? La raccolta di materiale audio successivamente tradotta in musica: un processo tutt’altro che banale. Anche perché in questo caso, le tracce sono interamente composte da un susseguirsi di campionamenti, che ne definiscono totalmente la struttura, oltre che la ritmica e la melodia. “Eartphonia” propone una sperimentazione sonora a tout court.

I vari brani sono frutto di un viaggio nella penisola alla ricerca del suono perfetto, dal semplice e immenso rumore del mare, al ronzio delle api, fino addirittura all’attività di un vulcano, niente meno che lo Stromboli. È difficile spiegare a parole il risultato di tale lavoro, proprio per l’atipicità che lo caratterizza rispetto ad altri tipi di ascolti. Perciò non mi resta altro che consigliarvelo, perché davvero merita un’opportunità, perché fortunatamente sono ancora possibili proposte musicali non banali, coraggiose e azzardate come questa.

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