Wardruna – Kvitravn

“Il mio intento è quello di proporre i valori di culture passate tramite un linguaggio musicale moderno e attraverso gli strumenti della tradizione folkloristica”

Einar Selvik è sempre stato chiarissimo nel chiarire come quella dei Wardruna non sia da considerarsi vera e propria musica folk (che ha ben altre caratteristiche), quanto piuttosto un tentativo costante di raccontare le antiche storie e culture pagane del Nord Europa tramite una dialettica musicale assolutamente moderna. Come a dire “scordatevi che i vichinghi suonassero come noi.”

Prime mover ed esponente più alto di tutto il trend viking/pagan/folk (insieme ai fenomenali Heilung), il collettivo norvegese pubblica con un anno di ritardo il nuovo lavoro, che ha il compito di continuare il discorso iniziato con la trilogia Runaljod. “Kvitravn“ (corvo bianco), pur non rivoluzionando il suono dei Wardruna, ci porta sui sentieri epici e tristi di una musica percussiva, estremamente lirica e emozionale alternando i momenti di intimità della scuola scaldica ad altri più intensi in cui il pesante tappeto ritmico scandisce gli splendidi inserti di strumenti acustici tradizionali che spesso ne rappresentano l’ossatura del suono. Munin ne è un esempio perfetto.

Punto focale del concept dell’intero lavoro sono la stregoneria nordica e il ruolo in essa degli animali-guida, in tal senso risulta molto toccante il brano Kvit Hjort dedicato al cervo bianco, figura ricorrente in molte mitologie (da quella celtica a quella cristiana), simbolo di purezza e messaggero del mondo dei morti. L’uso di tappeti elettronici è ridotto rispetto al passato e grande cura è data alla parte vocale che, grazie alla collaborazione di Lindy Fay Hella e di un gigante della musica folk nordica come Kirsten Bråten Berg, impreziosiscono brani come la conclusiva Andvevarljod sicuramente il momento più intenso di tutto il disco.

La musica dei Wardruna, pur mantenendo un approccio contemporaneo, affonda le radici in suoni e tradizioni antiche, lontane dal caos del mondo moderno ed è forse proprio quello il motivo che la rende così popolare ed affascinante.