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Too many Sanders: dal socialismo ai social è un attimo
20 gennaio 2021, Joe Biden è pronto a sostituire Donald Trump alla Casa Bianca. Tutti parlano di liberazione e se la godono mentre Lady Gaga canta l’inno. C’è chi piange di felicità, chi ha un rigurgito per la perfomance, chi, invece, pensa che solo Enrico Pallazzo avrebbe potuto far di meglio. Ecco, forse noi siamo tra questi ultimi.
Ora, purtroppo sappiamo bene, e con sommo rammarico, che Leslie Nielsen non è potuto intervenire e perché, ma il tenore di questo cambiamento, che parrebbe avere dello storico, è stato adombrato, quantomeno in quel mondo che sembra essersi sostituito alla realtà che è il reame dei social. Sì, sappiamo tutti che fango possa essere, e non ci serve di sicuro l’eminentissima opinione di Maynard James Keenan per sapere quante cazzate, acrimonia, odio, litigi e via discorrendo vi si possano trovare. Grazie MJK, ma adesso abbiamo altro da fare, e magari pure tu. Sappiamo bene che non sei più, coi tuoi Tool, il meme più gettonato, il disco nuovo l’avete fatto uscire, “thank U, next”, come direbbe una tua collega. Che vi sia dell’invidia? Ma verso cosa? O meglio…chi?
La risposta la sapete tutti, e il fatto che copertina e titolo dell’articolo siano un enorme spoiler potrebbe avervi rovinato la sorpresa. Così come il fatto che ci sia un nuovo Presidente USA sia passato in secondo piano, adombrato proprio da…Bernie Sanders. Sì, esattamente colui che concorreva, a sua volta e sempre per i Democratici, per la presidenza, e quello per cui, manco a dirlo, chiunque avrebbe preferito ma…beh…noi mica ci votavamo di là, e questo non è un articolo politico, altrimenti vi consiglieremmo di cagare un po’ meno le votazioni loro e un po’ più le nostre, ma fate finta che non abbia detto nulla. Com’è possibile che Bernie si sia preso tutta la scena? La risposta è semplice: internet. What else?
In questi due giorni la rete è letteralmente tempestata d’immagini che riguardano Bernie e la sua posa involontaria, seduto, coi suoi bei guanti pazzeschi, serafico. O addormentato? Sembra di sentire, fuori campo, la voce di Paola Perego, impaurita, “Presidente? Presidente?”, ma purtroppo non è nemmeno più questo il meme del momento, e nemmeno il Presidente vero. È l’altro. Chi se lo ricorda già più?
Insomma, la rete ci è andata veramente giù di testa, infilando il più socialista degli americani in ogni pertugio social possibile e immaginabile, e noi ci abbiamo perso la testa. In ogni momento della giornata, in silenzio, spulciando, scandagliando, ci siamo messi a cercare la connessione mistica musica/Bernie, e a ogni nuova immagine sputare un polmone, che poi resta impigliato nella mascherina e torna giù, quindi una quantità infinita di polmoni, infinita come infinite sono le declinazioni berniesendersiane, infilato in questa o quella copertina, tra quello e quell’altro artista o in mezzo a gruppi che mai prima d’ora si sarebbero sognati di rilanciare un meme (i Sigur Rós, ragazzi, cazzo, i Sigur Rós), e invece eccoci qua, nel 2021, si vola, e si vola tantissimo.
Sapete cosa? Vorremmo esistesse un album, con le figurine di tutto ‘sto pandemonio, e così sarebbe pure reale, e faremmo contenti i detrattori dell’internet, che a volte siamo anche noi, ma che in fin dei conti ci viviamo. Anche perché li stiamo collezionando da giorni, questi album immaginifici, seppur reali e, a volte, storici, con in mezzo Bernie. Ed eccoci al punto: è internet il posto peggiore del mondo? Beh, sì, perché è bastata una foto per cancellare un evento che lo stesso internet ha reso storico, importante anche nel mondo reale, ma ne parleremo tra un po’ di anni, perché sappiamo che il mondo dà, il mondo toglie e, di questi tempi, basta davvero poco per farlo e il più delle volte per motivi veramente stronzi. Forse il mondo toglierà pure la corona a Bernie Sanders, però noi ci immergiamo mani e piedi nell’hic et nunc della rete globale e gridiamo “BERNIE FOR PRESIDENT”. Quantomeno del www. WWWCIPIACITU.
Ecco a voi la nostra collezione di figu.
Little different but music is music pic.twitter.com/bAR95qOwPz
— imposter coop (@CS_Cooop) January 21, 2021
i’m sorry i just got scared that i hadn’t seen this one yet pic.twitter.com/a3Buwzzf64
— kay (@kaydargs) January 21, 2021
HUMANIST: a luglio il nuovo album “On the Edge of a Lost And Lonely World”
SOUNDWALK COLLECTIVE E PATTI SMITH: a maggio l’EP “Correnspondences Vol 1”
RIDE: una data in Italia a luglio
IOSONOUNCANE: il nuovo brano “Viudas”
ZEAL & ARDOR: ad agosto il nuovo album “Greif”
J. BERNARDT (Balthazar): una data in Italia a dicembre
NAS: una data in Italia a ottobre
SLEAFORD MODS: una data in Italia ad agosto
JAMBINAI: una data in Italia a maggio
ALAIN JOHANNES: in partenza il tour italiano con The Devils e Ananda Mida