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Rhye – Home

2021 - Loma Vista
elettronica / soul / funk / r&b

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Tracklist

1. Intro
2. Come In Closer
3. Beautiful
4. Safeword
5. Hold You Down
6. Need A Lover
7. Helpless
8. Black Rain
9. Sweet Revenge
10. My Heart Bleeds
11. Fire
12. Holy
13. Outro


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Il filo conduttore del progetto Rhye, ideato e portato avanti dal musicista e compositore californiano Michael Milosh, è da sempre una morbida sinuosità di suoni e ambientazioni: si capisce cosa si troverà nel disco già guardando le sensuali copertine. A distanza di quasi tre anni da “Blood” e a due dall’EP “Spirit”, il moniker scelto da Milosh torna a fare la sua comparsa con il long “Home”. L’idea di fondo resta la stessa, cioè raccontare tutto con amore, mettendo in risalto le positive peculiarità della materia trattata. Solo che stavolta, come tutti i lavori “figli” del 2020, non si può che parlare di isolamento – in casa appunto – e del nuovo modo di vivere la vita.

Milosh racconta il lock down a modo suo, lanciandosi in un’ode alla bellezza: non a caso il singolo scelto per il lancio è Beautiful, al quale è legata un’iniziativa promozionale attraverso l’acquisto di un cofanetto, che contiene vari oggetti per arricchire l’ambiente casalingo all’insegna dell’eleganza, sia visiva che olfattiva. Tra gli altri, nella scatola è possibile trovare una penna, un taccuino e una candela profumata.

Secondo Milosh, è la bellezza ad indicare la via perché rappresenta ispirazione e salvezza. Essa si trova in ognuno di noi, basta cercarla e coltivarla. E il discorso è riferito a tutto ciò che ci piace, non solo alla musica. Si parte da casa, ma il concetto che Rhye vuole esprimere è quello di spazio sicuro, dove sentirsi protetti come tra le mura domestiche.

“Home” si muove tra sonorità sospese tra funk, soul, r&b ed elettronica d’ascolto. Senza soluzione di continuità l’ascoltatore si trova al centro di avvolgenti linee di basso, drum machine, synth e richiami ad archi. Questi ultimi non sono presenti a caso, ma rimandano alla formazione di Milosh, violoncellista classico. Altro elemento che impreziosisce il disco con sporadici tocchi di classe, a partire da Intro, è la presenza delle voci appartenenti al Danish National Girls’ Choir, un’istituzione che dal 1938 raduna i migliori 50 talenti vocali del paese scandinavo di età compresa tra i 16 e i 22 anni. 

Il disco si muove a tre velocità. Abbiamo downtempo dai tratti minimali (Come In Closer), lounge (Beautiful), dalla buona impostazione ritmica (Hold You Down, chiusa dal coro danese) e tipicamente slow funk (Helpless). Le battute salgono leggermente con Safeword, Black Rain e Sweetest Revenge,fino ad entrare in mid con My Heart Bleeds e Holy. I cori di Outro terminano i lavori così come li avevano iniziati. Due piacevoli eccezioni all’impianto di cui Milosh ha dotato il disco – mixato e prodotto da quella leggenda vivente che è Alan Moulder – sono Need A Lover e Fire. La prima è una raffinata ballad caratterizzata da un dolce arpeggio di chitarra e un languido pianoforte. La seconda è un delicato soul, con ancora il piano ad inserirsi nelle trame. 

Con “Home”, Milosh riesce nell’intento di realizzare un disco in grado di muoversi negli ambienti domestici, senza per questo cimentarsi nel genere ambient. Ci sono pezzi adatti per l’ascolto in sottofondo – ad esempio mentre si lavora da casa – per una cena a lume di candela tra “congiunti” o per rilassarsi in un bagno caldo mentre fuori piove e fa freddo. E’ un disco confortante, che abbassa lo stress e la tensione accumulati in questi mesi di incertezza, e che fa riflettere su quanto sia importante prendere l’isolamento forzato dal lato positivo. Perché un lato positivo c’è, come dice a più riprese il suo alter ego: nelle nostre immediate vicinanze, senza uscire di casa, abbiamo a disposizione tante piccole cose da coltivare e valorizzare.

Da un punto di vista meramente musicale, “Home” appare meno compatto e coerente rispetto, ad esempio, all’ottimo “Blood” (2018), ma questo non è necessariamente un aspetto negativo. Rispetto al passato, il progetto Rhye inizia a muoversi in direzioni diverse: il tempo dirà se si tratta di singoli elementi o di un futuro cambio di registro.

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