Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Oceana – The Pattern

2021 - Time To Kill Records
gothic metal

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Hiding Lies
2. Fall To Silence
3. Violet
4. Tragicomic Reality
5. A Friend
6. Carousel
7. A Lament
8. Spoiled
9. Atlantidea Suite Part 1
10. The Unforgiven
11. You Don't Know


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Un’amicizia lunga quasi vent’anni, una scintilla che brilla nel nome del gothic metal.

Gli Oceana rilasciano il loro primo album dal titolo “The Pattern”, per la label Time To Kill Records. Una raccolta di tutte le canzoni scritte dalla band dal 1996, partendo da quelle vetuste fino ad arrivare alle track più recenti. La filosofia si mescola alla fisica quantistica, il gotich metal al prog e l’elettronica. Nel mezzo troviamo il concetto di pattern, inteso come universo olografico. Energia in grado di renderci ideatori della nostra esistenza e del cosmo stesso.

Gli Oceana nascono formalmente nel 1994, grazie all’incontro tra Massimiliano Pagliuso (voce, chitarra e basso della band e già membro de i Novembre) e Alessandro Marconcini (alle batterie). Giampaolo Caprino, alle chitarre, si aggiunge nel 1997. In passato il trio romano aveva dedicato alla discografia solo un EP. Trascorrendo gli anni successivi a sperimentare, collaborare, creare e ricreare in studio. Riuniti come tre faber in una bottega di note, i tre amici hanno dato alla luce il loro “The Pattern” solo quando si sono sentiti pronti a lasciar camminare sulle proprie gambe il figlio sonoro che avevano accudito e allevato con estrema attenzione.

Fall To Silence, precipitare nel silenzio. Il canto laconico, accompagnato dalla malinconia delle chitarre, sussurra dolcemente parole di lacerazione spirituale. La batteria irrompe decisa nel mezzo delle note, per spezzare il sonno della ragione. Come in una marcia solenne, gli strumenti si allineano lungo la direzione di quel sound gotico puro, sospeso tra il cielo e il centro della terra. In Carousel la componente teatrale e semitragica si contrappone alla velocità delle sequenze musicali, accelerate da un ritmo calzante che cerca di rincorrere le voci protagoniste. Mentre la batteria sconvolge l’equilibrio circostante, neutralizzando le particelle delle note, lasciandole vibrare nell’aria come ioni carichi di energia.

Nel video di You Don’t Know (primo singolo estratto) una figura senza volto è pronta a scoprire i misteri delle profondità di un lago. Attratta da quello specchio lacustre su cui stanno calando le tenebre. I colori plumbei e sofisticati si manifestano come il corrispettivo cromatico del sound degli Oceana. In Atlantidea Suite Part 1 (secondo singolo estratto) lo stilema del beauty and beast è espresso in una forma primordiale. Le due modalità canore, una delicata e narrante, l’altra aggressiva e viscerale, ipnotizzano l’ascolto, rivelando i dogmi racchiusi nei concetti primari del gothic metal.

“The Pattern” è stato mixato da Dan Swano negli Unisound Studios e improntato su un’ottica di stampo internazionale. La band si ispira da sempre e in maniera personale e naturale ai Katatonia, Duran Duran e Edge Of Sanity, contaminando sfumature sonore dei Dream Theater e dei Metallica. La copertina dell’album, realizzata da Travis Smith, rappresenta un paesaggio lunare in cui due presenze vegetali emergono da un fondale acquatico, per intrecciarsi nell’enigma della notte. Dal loro sfiorarsi si genera un guizzo di energia che vibra in equilibrio, tra la terra e il cielo.

Ci sono voluti quindici anni per fare sì che gli Oceana realizzassero un album full length (di undici brani). Un lavoro discografico a dir poco sentito, “accumulato come un gomitolo della memoria”, racchiuso nella propria identità sonora.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni