The Notwist – Vertigo Days

I Notwist nascono nel 1989 nei pressi di Monaco di Baviera come band hardcore e, in tutti questi anni, hanno abituato i loro fans a lunghi periodi di assenza e a profondi mutamenti nella loro musica, divenuta nello spazio di pochi album elettro-minimal con venature di pop malinconico. Ma ecco che, dopo sette anni di silenzio, i fratelli Acher e i loro compagni si riaffacciano sulla scena con un disco fresco di stampa: “Vertigo Days”, anticipato tra i primi singoli da Sans Soleil, un pezzo delicato e profondo, quasi scollegato nelle sonorità dal resto dell’album. Sì, perché “Vertigo Days” è un disco corale, un unico flusso di musica in cui convergono tutte le influenze e le esperienze fatte dai singoli componenti della band in questi anni di assenza. 

Come se non bastasse già la loro mentalità aperta ed esplorativa, trovano molto spazio nel disco diversi ospiti che aggiungono al sound dei Notwist idee e voci internazionali: in Ship si unisce al gruppo Saya del duo indie giapponese Tenniscoats; la musicista americana Angel Bat Dawid impreziosisce con il suo clarinetto il pezzo Into The Ice Age ma la collaborazione più riuscita è senza dubbio quella con la cantante argentina Juana Molina in Al Sur, un brano “folktronico” molto accattivante. 

“Vertigo Days” è una lunga suite, insieme fluida e compatta, in cui la sensazione predominante è quella di ascoltare della musica scritta per la colonna sonora di un film, forse per il film che stiamo vivendo adesso, malinconico, triste, a tratti depresso ma con una luce di speranza e di pace che lo attraversa.