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Black Country, New Road – For The First Time

2021 - Ninja Tune
alternative rock

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Tracklist

1. Instrumental
2. Athens, France
3. Science Fair
4. Sunglasses
5. Track X
6. Opus


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Allora, non volevo farmi prendere da facili entusiasmi perché sentendo il singolo uscito, ovvero Sunglasses, mi è sembrato di trovarmi teletrasportato negli scantinati di quella Louisville, Kentucky di 30 anni fa insieme Slint e June Of 44, al che mi è uscito spontaneo un: “Eureka!” Anche se una vocina mi diceva di stare calmo, avevo infatti paura fossero l’ennesima delusione di chi ripercorre un suono del passato senza inserirci l’elemento di contemporaneità, che, non ho ancora capito come ma i Black Country, New Road, un ensemble di sette tra ragazzi e ragazze fresche di college sa fare molto bene. 

Insomma, una volta arrivato il tanto atteso link dalla Ninja Tune, la opening Instrumental mi ha chiarito le idee: un sound complesso e corroborato da chitarre, sax, tastiere e violino in un sorprendente risultato di patchanka con influenze balcaniche. L’alternative estremo di Athens, France ci presenta un linguaggio fatto di Pavement, e ancora June of 44 ma filtrato dalla poesia del frontman Isaac Wood che quando non tocca argomenti in prima persona ma si lascia trasportare da viaggi pregni di astrattismo, funziona egregiamente. 

“For The First Time” è composto di viaggi sonici al limite tra l’onirico e l’inconoscibile ed entra nella sfera dell’art-rock dal portone principale, trasporta in luoghi ignoti dove la domanda che viene da porsi è “Cosa verrà dopo”, infatti questi ragazzi, probabilmente, tenderanno a non ripetersi. Il fatto poi che Wood, per esempio, non canti nel primo pezzo è solo un bene per l’album, non che sia un male il suo cantato ma la sua assenza in molti momenti dà all’opera un tale respiro da riuscire ad accompagnare l’ascoltatore in questo percorso sfaccettato e a tratti accidentato, dico questo poiché c’è solo una fastidiosa vena melodrammatica nella linea vocale di Science Fair, una vena tipica di chi probabilmente non ha alle spalle abbastanza primavere da esplorare l’ignoto così a fondo ma forse è l’unico neo di questo debutto comunque disarmante. 

“For The First Time” è un album che respira tradizione alt-rock facendo entrare stimoli esotici e innovativi risultando uno delle opere prime più interessanti di questi anni. Dunque, che sia il primo passo di un lungo viaggio, ovunque porti.

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