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Dawnbringer – Betrayed

2021 - Autoproduzione
deathcore

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Tracklist

1. Betrayed
2. Burning Eyes
3. O7O
4. Upside Down
5. Point Of No Return
6. Dead Inside


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Un anno fa, proprio sulle colonne di Impatto Sonoro, vi presentavamo i Dawnbringer attraverso un’intervista che voleva essere introduzione a questa band, ma anche anticipazione di un qualcosa dall’ampio respiro musicale che non fosse solamente una chiacchierata tra amici. Ed infatti così è stato: a poco più di dodici mesi di distanza, la band cagliaritana può far finalmente parlare di sé in maniera convincente, mettendo da parte il filtro dei singoli e dell’hype che precede proprio l’uscita discografica “madre”, presentandoci la sua fatica di studio numero uno.

“Betrayed” è esattamente questo, il risultato di un duro lavoro intrapreso anche – e soprattutto – sotto il giogo delle limitazioni che la pandemia ha portato con sé: live annullati, impossibilità di vedersi con costanza o comunque con la tranquillità e la rilassatezza che accompagnano le ore di sala prove o le sessioni in studio. Le sei tracce firmate Dawnbringer trasmettono la volontà di farsi largo nonostante tutto, di uscire dalla negatività del momento e di abbracciare la propria passione e il proprio sound al 100%, dimostrando anche una notevole capacità di emergere in un momento storico che vede la scena italiana bisognosa di forze fresche.

Siamo in territorio deathcore con spiccati assalti downtempo, tra Thy Art Is Murder e ultimi The Acacia Strain, e l’ascolto di “Betrayed” è necessariamente da eseguire indossando pantaloncini camo e Air Max: un EP di scuola americana ma made in Italy che non può che far gridare al miracolo per tutti gli amanti del genere. Anticipato da alcuni singoli, sui quali spicca in assoluto Point Of No Return, brano nel quale i Nostri condensano di fatto tutta la loro aggressività sonora (mai fine a se stessa, va detto), il lavoro della band sarda scorre via fluido e senza sbavature. Ma ciò che ovviamente colpisce quando si parla di una band appartenente al circuito underground isolano è la volontà di collaborare con realtà local che fanno dello spirito do it yourself il proprio cavallo di battaglia. Overcore Studio alla produzione, mixaggio e registrazione, ISLTN di Francesco Curreli (cantante ne Il Mare Di Ross) per quanto riguarda la creazione del logo, mentre l’artwork è stato affidato a Sebastian Mocci (chitarrista nei Regrowth) e a Gimmy Derka (frontman proprio dei Dawnbringer): insomma, nulla lasciato al caso e tutto messo nella mani sapienti di persone fidate che credono nel progetto. 

Betrayed” va dritto al punto, tra breakdown al rallentatore e la giusta dose di attitudine sfrontata e menefreghista; un EP che giustamente non guarda in faccia a nessuno, trattandosi di un genere da maneggiare senza i guanti di velluto. Ma soprattutto, un ulteriore passo verso la completa trasformazione della Sardegna nel nuovo polo heavy nostrano.  

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