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Ad Nauseam – Imperative Imperceptible Impulse

2021 - Avantgarde Music
avantgarde death metal

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Tracklist

1. Sub Specie Aeternitatis
2. Inexorabily Outsted Sente
3. Cincidentia Opositorum
4. Imperative Imperceptible Impulse
4. Horror Vacui
5. Human Interface To No God


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Non si può forse parlare di trend vero e proprio, ma l’evoluzione che ha intrapreso un certo tipo di metal estremo verso lidi avanguardistici è abbastanza palese. Questo approccio, figlio delle intuizioni di band come Gorguts, Deathspell Omega e Immolation (giusto per citare alcuni capostipiti) ha portato un sacco di band a tentare di espandere i propri orizzonti alla ricerca di un qualcosa che vada oltre gli stilemi classici del genere, che sia questo death metal o black metal.

L’anno appena concluso ne è stata la riprova, regalandoci alcuni tra gli esempi migliori, basti citare i lavori di Imperial Triumphant, Pyrrhon, Ulcerate e Nero di Marte. Sono proprio questi ultimi due nomi la base di partenza per avvicinarsi al nuovo lavoro dei veneti Ad Nauseam“Imperative Imperceptible Impulse” esce a quasi sei anni dall’ottimo “Nihil” e rappresenta un enorme passo avanti su tutti i versanti. Laddove il precedente album pagava ancora dazio a band come gli Ulcerate, gli Ad Nauseam del 2021 danno alla luce un lavoro gigantesco, difficile, complesso ma, cosa più importante, molto personale e che mantiene fortunatamente intatto ciò che aveva reso “Nihil” estremamente interessante: l’approccio DIY per quello che riguarda la parte prettamente tecnica.

La band di Schio infatti ha sempre avuto una particolare predilezione sia per l’uso di strumenti di amplificazione vintage (spesso auto-costruiti) che per la scelta di registrare la propria musica nel modo più organico possibile, con un utilizzo minimo di effetti in post-produzione e un risultato finale lontano dai suoni spesso piatti e finti di molti dischi moderni. Parte del fascino di questo lavoro è dovuto proprio alla tridimensionalità dello spettro sonoro che rende giustizia ad ogni strumento permettendo di cogliere gli innumerevoli dettagli negli arrangiamenti.

“Imperative Imperceptible Impulse” scorre come un unicum narrativo di cui le canzoni rappresentano i vari capitoli, ognuna con una personalità ben distinta e in cui collidono chitarre dissonanti, atonali e claustrofobiche condite da influssi jazz e un approccio armonico e strutturale non convenzionale, che torna indietro fino alle avanguardie classiche del ventesimo secolo (la band inserisce anche Stravinsky, Šostakóvič, Penderecki e Ligeti tra le varie influenze). La stessa sezione ritmica costituisce una struttura portante complessa e mai lineare con il clangore del basso a svolgere un lavoro importantissimo nel guidare le dinamiche di ogni pezzo.

Descrivere i vari brani è un’impresa difficile ma brani come la camaleontica “Coincidentia Oppositorum” o la conclusiva “Human Interface To No God”, con la sua coda dal sapore jazz, possono considerarsi come i momenti più alti. Così come per i Nero Di Marte di “Immoto” l’anno scorso, tocca ora agli Ad Nauseam con “Imperative Imperceptible Impulse” aggiungersi alla sempre più lunga ed interessante lista di band di punta del metal estremo italiano, e non solo.

Già tra i dischi top del 2021.

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