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Mogwai – As The Love Continues

2021 - Rock Action Records
post-rock / indie rock

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Tracklist

1. To The Bin My Friend, Tonight We Vacate Earth
2. Here We, Here We, Here We Go Forever
3. Dry Fantasy
4. Ritchie Sacramento
5. Drive The Nail
6. Fuck Off Money
7. Ceiling Granny
8. Midnight Flit
9. Pat Stains
10. Supposedly, We Were Nightmares
11. It’s What I Want to Do, Mum


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Per la prima volta, forse, i Mogwai hanno scelto un titolo che non sia solo un divertissement ma un messaggio per tutti: “As The Love Continues“, è come dire “noi ci siamo sempre, nonostante tutto, e il nostro amore, la nostra passione per la musica non svanirà mai”. E non è scontato dopo 25 anni di attività e dieci album in studio: per molti è il momento in cui ci si ferma a tirare il fiato, ci si limita a pescare qui e là il meglio di quanto fatto e ad aspettare seduti sullo scranno dei propri trionfi le noiose riverenze del caso. Per molti, non certo per i Mogwai, che è gente che la musica non l’ha solo scritta e suonata, l’ha letteralmente inventata. 

In questi 5 lustri la band scozzese ha fatto e disfatto, scherzando e scherzandoci ci ha fatto di credere di avere a cuore le sorti del post-rock, mentre di fatto preparava sotto traccia un colpo di stato. Forse non ce ne siamo accorti subito, ma a partire da “Hardcore Will Never Die But You Will“, i Mogwai hanno cominciato a deviare sensibilmente verso sonorità e strutture più convenzionali e, anche se non sempre del tutto a fuoco, hanno plasmato piano piano una formula che qui in “As The Love Continues” trova compiutezza inattaccabile. Non ha più senso parlare di post, così come del passato, perché c’è solo il presente, e in questo presente nero i Mogwai sono semplicemente una delle più grandi rock band emersa dall’ultimo quarto di secolo. 

As The Love Continues” è un disco dalle infinite sfaccettature ma che al tempo stesso si regge su di un equilibrio fatto di canzoni solide, che giocano meno con l’emotività, ma che arrivano sempre dritto al sodo con forza stratosferica. Ma è anche il disco più divertente e divertito dei Mogwai, che mai come oggi giocano con tutti i crismi del pop e del rock facendoli propri con la maestria dei fuoriclasse assoluti. 

È vero, si sentono tutti i tratti distintivi della band di Glasgow, ma sono incastonati in forme nuove e sorprendenti. Ve lo aspettavate un pezzo grunge strumentale, che fa strano solo a dirsi? Ceiling Granny è tutto questo, così come da sbarrare gli occhi è Fuck Off Money, un girotondo di robot mutaforma. E se To The Bin My Friend, Tonight We Wacate Earth sembra commissionata dalla Nasa o da chiunque abbia bisogno di una colonna sonora per un viaggio nello spazio più lontano, e Dry Fantasy scivola meravigliosamente in sonorità dream pop che da lassù uno come Mark Hollis apprezzerà, Ritchie Sacramento è un singolo da manuale dello shoegaze, oltre che uno dei brani più belli mai scritti dai Mogwai

Anche le collaborazioni in “As The Love Continues” segnano vie nuove nel sound degli scozzesi: i synth e gli archi di Atticus Ross in Midnight Flit si scontrano in cielo con le chitarre circolari ed atmosferiche, marchio di fabbrica dei Mogwai, finendo per precipitare lungo un declivio in fiamme non senza lasciare dietro di sè una scia di grandiosità. Dal sapore diametralmente opposto è invece il sax di Colin Stetson, che conferisce a Pat Stains un inaspettato afflato noir, a tratti soul. Solo nella conclusiva It’s What I Want To Do, Mum, dal titolo orgoglioso e programmatico, i Mogwai si concedono uno di quei classici crescendo che li ha resi i più grandi.

Il migliore dai tempi di “Mr. Beast“, “As The Love Continues” è l’ennesimo disco straordinario di una band che non conosce stanchezza.


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