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Grimes – Miss Anthropocene (Rave Edition)

2021 - 4AD
techno / tech-house

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Tracklist

1. So Heavy I Fell Through the Earth (ANNA Remix)
2. Darkseid (Richie Hawtin Remix)
3. Delete Forever (Channel Tres Remix)
4. Violence (REZZ Remix)
5. 4ÆM
6. New Gods (Tale of Us & Âme Remix)
7. My Name Is Dark (Julien Bracht Remix)
8. You’ll Miss Me When I’m Not Around (Things You Say Remix)
9. Before the Fever
10. Idoru (Modeselektor Remix)
11. We Appreciate Power (BloodPop Remix)


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Dopo il successo (più per la sua vita privata che per altro) del suo ultimo album, eravamo tutti pronti al prossimo capitolo della storia di Grimes (alias, Claire Boucher, alias, Signora Musk), e invece ci siamo ritrovati con una riedizione di “Miss Anthropocene”, una “Rave Edition”, ad essere precisi. Ne sentivamo il bisogno? Probabilmente no.

Se già il disco originale a tratti era difficile da digerire, soprattutto per i meno amanti del genere, questa nuova versione risulta ancora più pesante nella sua accozzaglia di mirabolanti atmosfere techno/house indistinguibili fra di loro. Alcune tracce sono state completamente minimizzate e rese quasi irriconoscibili. Darkseid, in particolare, è stata trasformata in una strumentale di dieci minuti senza capo né coda. Violence invece è stata mantenuta piuttosto simile all’originale (e ci mancherebbe, visto che era uno dei pezzi più convincenti del progetto), con un beat martellante direttamente dalla console del DJ canadese REZZ, che va a sostituire la (spettacolare) produzione del defunto i_o.

Nessun cambiamento, con mia grande gioia e sorpresa, per la perla assoluta dell’album, 4ÆM, che riascolto sempre volentieri, forse per il suo fascino mistico o per le sue influenze orientali. Si ritorna alla carica con News Gods, forse a compensare il modo molto blando con cui si erano aperte le danze, ma anche in questo caso la sorpresa dura poco: il testo, come in molte altre canzoni, è stato banalizzato e ridicolizzato, e anche i beat, dopo i primi due minuti, iniziano a stancare (la durata complessiva è di sette minuti). Anche Before the Fever non ha subito rimaneggiamenti, riproponendosi così come la si può ascoltare nel disco originale. Per quanto riguarda le ultime tracce, non c’è molto da aggiungere rispetto a quanto è già stato detto .

Che conclusioni ne possiamo trarre? Che forse Grimes ci ha fatto un regalo, ricordandoci i bei vecchi tempi, in cui potevamo scatenarci in discoteca, ammassati in pista a suon di techno. Purtroppo, però, questa nuova edizione non merita più che un breve ascolto superficiale. La signora Musk ha dimostrato un’ottima abilità come producer, senza contare che con gli anni è riuscita a farsi strada nel mondo della musica indie e alternativa, per cui, ritengo sia più che lecito incrociare le dita e fare il tifo per lei in vista del prossimo album (ammesso che uscirà in tempi recenti), sperando che riuscirà a stupire (in positivo), a differenza di questa piatta e monotona minestra riscaldata.

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