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Mason Lindahl – Kissing Rosy In The Rain

2021 - Tompinks Square
songwriting / folk

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Tracklist

1. Sky Breaking, Clouds Falling
2. Rising
3. Outside Laughing
4. Distress
5. Soft Light
6. Kissing Rosy in the Rain
7. Deep Wish
8. In Lieu
9. Fantasy in Spectacle


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Chitarrista dalle molteplici esperienze, Mason Lindahl vanta una formazione classica con piacevoli incursioni nelle sonorità manouche (come si può constatare nel brano Rising Horse); nel suo percorso artistico torna -dopo una cospicua pausa di riflessione- a comporre ed eseguire questo disco da solista, pubblicato a gennaio 2021, con la label Tompinks Square (etichetta nata nel 2005, con al suo attivo 8 nominations ai Grammy, piuttosto vicina al mondo del folk, del gospel e della chitarra primitiva americana) in cui, più che il mettere, c’è il levare.

Il buon Mason non è infatti, almeno in questo lavoro discografico, un soloman, però si evidenzia fin dall’ascolto del primo brano che gli ottimi arrangiamenti (il basso la batteria e qualunque altro strumento impiegato) sono dei buoni compagni di strada per il compositore nato a Sacramento ma newyorkese di adozione (vive attualmente a Brooklyn). Un pregevole tappeto sonoro, un sottofondo quasi impercettibile, il contraltare alla voce minimalista della chitarra di Lindhal.

La voce, sì, perché la musica strumentale necessita di una voce che abbia una forte personalità, che viva di vita propria indipendentemente dallo strumento con cui essa si esprime; altrimenti si traduce in uno sterile esercizio di maniera, in una serie infinita di virtuosismi che, dopo 40 minuti o dopo 4 album, finisce per annoiare l’ascoltatore. Perché spezza l’incanto della funzione conativa cui mira o dovrebbe mirare ogni artista. E ciò che Lindahl induce nell’ascoltatore non è facilmente ascrivibile al genere indie folk, almeno non in questo disco.

A tratti sognante, vivace, delicato, “Kissing Rosy In The Rain” è ricco di riverberi musicali che diventano sfumature visive per gli occhi assetati di landscapes a stelle e strisce. Le atmosfere di questo disco, però, non profumano di provincia americana, di fieno o di apple pie lasciata a raffreddare sul davanzale, fatta forse eccezione per Kissing Rosy In The Rain e Deep Wish, tracks per cui usare termini come folk e country può avere un senso o quantomeno un riscontro. Il tono cupo e duro, a tratti tetro (In Lieu, Sky Breaking, Clouds Falling) si alleggerisce grazie alla leggiadrìa del suo fingerpicking come in Distress e Soft Light, per un disco che si presenta meno crudo dell’album pubblicato nel 2019.

Ben lontano dalla prateria americana, Mason Lindahl suona e si muove tra la brughiera scozzese e la malinconia dai toni pastello della campagna inglese pizzicando le corde della sua chitarra mentre registrava tra Oakland e la California. Un viaggio, il suo, sicuramente interessante.

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