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Holy Monitor – Southern Lights

2021 - Blackspin Records
krautrock / experimental / psych

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Tracklist

1. River
2. Naked in the Rain
3. Blue Whale
4. Southern Lights
5. The Sky Is Falling Down
6. Hourglass
7. Ocean Trail
8. Under the Sea


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La band greca Holy Monitor torna sulle scene con un nuova fatica incendiaria. Il nuovo album Southern Lights” apre la mente su una collezione psichica e geniale, per un nucleo di idee nuove che si inoltrano nei nostri pensieri più nascosti. Il loro krautrock d’avanguardia si agita all’interno delle composizioni come una mina impazzita, toccando generi anche più psichedelici e fino al rock classico stile Pink Floyd. Questo terzo lavoro discografico prodotto per l’etichetta Blackspin Records è un delizioso viaggio in esplorazione della natura, ricco di speranza e di natura, una vera e propria avventura mistica fuori dal mondo.

Il disco si apre con River e le sue sonorità etniche avvolte da un organo caldo che durante il suo cammino incontra la linea vocale di George Nikas, frontman indiscusso della band. Nel cambio finale il solo di chitarra acido chiude il cerchio. A seguire, Naked in the Rain cavalca un’onda psichedelica e delirante, che svetta su una struttura graffiante dalle forti tematiche fuzz e magnetiche, impreziosita dal forte carisma del synth, distorto e danzante. Una buona traccia, semplice e diretta. In Blue Whale il giro di chitarra stile King Crimson, innalza lo schema veros qualcosa di sognante, come a voler raccontare un mondo medievale innevato.

La title-track che segue è composta da un riff energico, nel suo contorno ci sono molti cambi complessi, che giocano sugli stop di una batteria corposa e spaziale. L’opera viene stravolta da una voce leggera e da una parte aggressiva che prende vita nel finale. Il basso ruvido e ripetitivo di The Sky Is Falling Down si lancia nel caos totale, per una take matura e pazzesca. Gli stop centrali si uniscono alla parte personale, con un tiro incredibile.

Hourglass, invece, è una creatura silenziosa che nasce in un ambiente strumentale ipnotico, collegando alla perfezione la chitarra vintage di Ocean Trail, che parte spedita ma che manca di mordente. Nell’arco della sua durata il suo crescendo finale risulta ripetitivo, per poi riprendersi in maniera eccellente nella chiusura, dove le vibrazioni precise del synth lasciano un ottimo segnale. In chiusura troviamo Under The Sea, una sorta di ballata adatta per giornate spensierate in ricordo di epoche lontane su un tappeto infinito di piccole emozioni perdute.

Southern Lights” è un disco davvero notevole e interessante, gli Holy Monitor sono un collettivo di musicisti amanti di un genere particolare fatto per ascolti approfonditi, che ci trasportano in un viaggio cosmico e spirituale.

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