Serj Tankian – Elasticity

Una delle voci più incredibili del nu metal è ovviamente quella del cantante di origini armene Serj Tankian, frontman dei System Of A Down. A cavallo tra gli anni Novanta e Duemila la band statunitense, capitanata dal grande Tankian, ha avuto un successo mondiale. Nel 2001 l’album “Toxicity” si posizionava direttamente al primo posto della classifica di Billboard. Serj Tankian ha un talento canoro indiscutibile, è in grado di passare dal falsetto al growl e lo ha dimostrato anche durante la fertile carriera da solista. Il suo debutto “Elect The Death” è uscito nel 2007. Laureato all’Università statale della California di Northridge in marketing e business, questo eclettico musicista nutre anche un profondo interesse per la poesia e la pittura. Serj è molto attivo per il sociale – ha fondato l’organizzazione no-profit Axis Of Justice – e lotta da sempre per il riconoscimento del genocidio armeno da parte della Turchia. Il sincero attivismo politico anima spesso i suoi testi.  

Il 19 marzo è uscito il nuovo EP, contenente cinque tracce inedite, intitolato “Elasticity”. “All’inizio avevo questi pezzi in mente per un album dei System, se mai ci fosse stato. Ma dal momento che siamo fermi su questo fronte, ho deciso di completarli da solo e pubblicarli in un EP. Questi brani contengono tutti parti di piano e sintetizzatori, ci sono passaggi davvero heavy e anche una canzone che parla di mio figlio. Le tematiche sono varie, politiche e non” ha svelato l’artista armeno-statunitense a proposito di questo progetto che all’inizio era previsto per l’autunno del 2020, ma la sua pubblicazione è stata posticipata per dare priorità alle registrazioni di Protect The Land e Genocidal Humanoidz, i due componimenti pubblicati dai System Of A Down a novembre a supporto delle popolazioni colpite dal conflitto azero-armeno. 

Nella title track l’ascoltatore è subito rapito dalla brillantezza vocale di Tankian. Mentre Your Mom e How Many Times ricordano lo stile dei System Of A Down con convincenti arrangiamenti orientaleggianti. Tuttavia la migliore fino adesso è How Many Times. Il quarto pezzo Rumi è una ballata intensa in cui il cantante si rivolge a suo figlio“sii il cambiamento che vuoi vedere e sii l’uomo che vuoi essere..”. La chiusura dell’EP è affidata a Electric Yerevan che si appoggia su un mix di stilemi già presenti nei prime due brani.  

“Elasticity” è un prodotto buono nonostante qualche clichè melodico prevedibile. Il songwriting di Serj Tankian non ha perso il suo morso politico. La passione che smuove il leader dei System Of A Down a lavorare costantemente sulla propria musica è lodevole ed è un grande insegnamento per tutti coloro che aspirano ad una carriera lunga e florida piena di stimoli, risvolti interessanti e soprattutto risultati.