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Midsommar

Midsommar

Scheda

USA - 2020 - Horror, Drammatico
Durata: 140’
Regia: Ari Aster
Cast: Florence Pugh, Jack Reynor, William Jackson Harper, Will Poulter, Vilhelm Blomgran, Archie Madekwe, Ellora Torchia

 


Abbiamo spesso visto girare in rete gli scatti più iconici di questo lungometraggio, ma più che associarsi semplicemente ad un’immagine (che sarebbe comunque un fiore, con tutta l’ infinita lista di usi che le persone hanno inventato in questo film per essi), “Midsommar” è un’esperienza da accostare agli odori, a quello dell’erba tagliata, quello della carne cruda lasciata al sole.

Il contrasto tra i nostri canoni e quelli dello straniero è il fulcro dell’ orrore raccontato in questo film; ci spaventa la naturalezza degli altri nell’essere così diversi da noi. L’avventura di Dani, infatti, rappresenta un contrasto continuo. Nella prima parte, caratterizzata dalla solitudine, viene utilizzata una fotografia scura, tetra, statica, un incubo ad occhi aperti che coinvolge ogni relazione personale della protagonista.

Nella seconda parte, visivamente accecante, piena di colori e di dinamicità, la fine della solitudine viene paradossalmente ottenuta grazie a chi non parla nemmeno la sua stessa lingua. Aster ci regala un film molto diverso da “Hereditary“; il male viene espiato, la sofferenza ha una risoluzione (ultimissima scena del film), in un prodotto potentissimo e di eleganza rara.

Uno schiaffo in faccia alle tendenze horror di ultima generazione, tutto jumpscare e banalità. “Midsommar” è una lenta e dolorosa tortura di 2 ore e 30, dove fa più male, dove è sempre giorno e la notte non porterà consiglio. Un dolore da affrontare, da condividere con i nostri cari. È proprio vero che la famiglia è quella che ci scegliamo

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