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Una donna promettente

Una donna promettente

Scheda

USA - 2020 - Thriller
Durata: 113’
Regia: Emerald Fennel
Cast: Carey Mulligan, Bo Burnham, Alison Brie, Clancy Brown, Jennifer Coolidge, Laverne Cox, Adam Brody, Chris Lowell, Max Greenfield, Alfred Molina, Francisca Estevez.
 

Cassie è una trentenne commessa in un bar, con un brillante passato da studentessa di medicina, nulla nella sua vita pare essere come sembra e tutti i problemi personali che sta affrontando sono riconducibili alla sua esperienza universitaria e a Nina, sua amica d’infanzia e compagna di college la cui assenza le ha lasciato cicatrici profonde come solchi.

Una doppia vita come quelle che leggiamo nei tabloid e nelle pagine di cronaca, questa la peculiarità più evidente di Cassie Thomas, una Carey Mulligan abile nei cambi di umore e nel caratterizzare ‘una ragazza della porta accanto’, ovvero la donna dal futuro promettente del titolo che d’improvviso ha deciso di lasciare studi e sogni di gloria in memoria di Nina, amica fraterna impalpabile in termini di presenza scenica ma che l’accompagna grazie a parole, ricordi e incontri serali, già perché sotto l’aurea di una ragazza come tante, in bilico fra l’adolescenza e l’età adulta, Cassie cela una personalità profondamente vendicativa nei confronti di qualunque esemplare del genere maschile dal quale si fa adescare fingendosi ubriaca per poi gelarlo sorprendendolo quando le sue intenzioni divengono nettamente più esplicite.  

In un vortice di anormalità in cui la vita della protagonista preoccupa e non poco i genitori, membri silenti della middle class, saranno i colpi di scena. L’insana voglia di vendetta di Cassie. L’arrivo di un vecchio compagno di college con il quale, forse, costruire una vita assieme e dimenticarsi il passato, che portano la pellicola diretta dall’attrice e sceneggiatrice britannica Emerald Fennell, potagonista del serial The Crown e co – autrice di The Killing Eve, serial di successo giunto alla terza stagione, a rappresentare a tinte profondamente dark la cultura della stupro come forma di dominio maschile e tacitamente accettata da chiunque.

Tema scottante e di stretta attualità declinato in un perfetto mix di follia e risate a denti stretti che a fine aprile potrebbe permettere a Carey Mulligan di stringere meritatamente la statuetta di migliore attrice dell’orbe.

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