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Total Wkts – No Holiday

2021 - Pets Care Records
new wave

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Tracklist

1. Odermatt
2. San Remo
3. Office Dream (Thirteen Urs)
4. P.W.R.R.E.G.
5. Deadcub
6. Private Republic
7. To the French
8. Winning Lap


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Da quando John Newton, voce e batteria dei JOHN, ha fatto uscire il suo primo lavoro solista l’ho ascoltato molto e in un’occasione in particolare: l’ho ascoltato tutto l’inverno esattamente tra le 17 e le 18 di sera, all’imbrunire, durante la mia passeggiata tra gli ulivi con il mio cane, è uno di quei dischi che mi aiutano a riflettere e mi calmano, mi rimettono in sesto.

Ora, John mi invia il link con il nuovo lavoro, “No Holiday”, prodotto sempre con la sua Pets Care Records. Ma quando lo metto su, nella mia umida penombra, non trovo la stessa emozione, non si incastra bene in quella situazione abitudinaria perciò decido di ascoltarlo più tardi, a notte fonda e, con mio grande sollievo, funziona.

Funziona in un’altra situazione perché “No Holiday” non è una ripetizione di “Running Tracks” ma riprende il discorso esattamente dove “Running Tracks” ci aveva lasciati lo scorso settembre: nelle strade, nelle periferie di cemento e acciaio di un’ Inghilterra che sta cercando il suo centro di gravità, questa volta andando a scavare ancora più a fondo nella disillusione, come nella opening Odermatt o nel disincanto della crepuscolare San Remo. Quindi la strada si è fatta più buia e i segnali sono più confusi, il futuro è più che mai incerto, i Pub sono chiusi, le gole sono secche da troppo tempo e l’unica àncora sta nella nostra mente, nei nostri sogni, perché sono loro, i sogni a mettere ordine nel caos dei rumori e pensieri di superficie, perciò, il discorso onirico viene anch’esso proseguito con Office Dream.

Con il suo progetto solista a nome Total Wkts, John Newton compie un altro passo laterale: “No Holiday” guarda alla realtà come uno spirito staccatosi dalla sua misura terrestre con un’esperienza extracorporea. Attaccato alla realtà come da un etereo cordone ombelicale viaggia per le strade di una megalopoli in lockdown e fresca di Brexit e tutto risulta per forza distorto, i pensieri, le sensazioni, le frasi, gli stralci di esperienze quotidiane, le emozioni.

Tutta la frustrazione dell’uomo urbano è riflessa nei suoni di “No Holiday”: la distorsione come la ricerca di un posto salvo, di una dimensione viva, meglio se tangibile ma, anche se non lo fosse, basta che esista da qualche parte, anche solo dentro di noi.

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