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Dntel – The Seas Trees See

2021 - Morr Music
elettronica

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Tracklist

1. The Lilac And The Apple (Remix)
2. The Seas
3. Whimsy
4. The Man On The Mountain
5. Back Home
6. What I Made
7. Movie Tears
8. Fall in Love
9. Yoga App
10. After All
11. Hard Weather


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Originario di Los Angeles, Jimmy Tamborello, alias Dntel, è stato una figura chiave nel progresso di quella che oggi è considerata la musica elettronica. “The Seas Trees See” è il primo dei due album di Dntel che saranno pubblicati nel 2021 da Morr Music in collaborazione con Les Albums Claus: un colpo di genio musicale fluttuante e piuttosto sciolto, che dà all’ambience un contesto significativo del tutto nuovo. Combina crepitii e sibili con synth profondi, ma modesti, e voci e testi struggenti, ma eleganti. “Away“, il suo album omologo, seguirà più tardi nel 2021. Mostrerà l’amore irriducibile di Dntel per la musica pop di un’epoca passata, presentando un altro aspetto della sua personalità sfaccettata.

“Ho pensato molto a fare un album che avresti trovato in un negozio dell’usato”, ricorda Tamborello. Qualcosa “come una misteriosa collezione di schizzi che lascia molto senza risposta. Non chiede attenzione e non ha grandi momenti”. Ma questa serie di sketch cosa raccontano? Cosa lasciano? Per natura non amo l’indefinitezza di un appunto spacciato per opera più o meno compiuta, ma cercherò di non farmi influenzare da un pregiudizio che ha più a che vedere con la mia forma mentis che con l’altrui modus operandi.

Il punto più luminoso del progetto è l’opener The Lilac and the Apple (remix), in cui Dntel ribalta la traccia originale cantata dalla cantante folk Kate Wolf nel 1977, la impasta e la stravolge. La voce della Wolf è rallentata, abbassata e stratificata con un’inquietante voce androide, e Tamborello aggiunge alcuni synth droneggianti al nudo strumentale. Straniante, malinconica, hauntologica e vagamente dolorosa. Agisce dentro oltre la sua naturale durata. Purtroppo dopo, non si vedranno punti così alti nell’album, confermando il concept di sketch book, seppure raffinato ed elaborato.

The Seas è un bel pezzo con i synth sostenuti, i glitch ben posizionati e le sue pieghe di xilofono, ma sembra più una traccia di transizione. Whimsy è intrigante all’inizio con il giro di strani sintetizzatori a fischietto, ma qualcosa stanca. Resta un bozzetto che ha bisogno di essere ancora levigato, approfondito. Con The Man On The Mountain le dinamiche tornano a farsi più interessanti, offrendo il racconto di una spedizione escursionistica finita male. Il format narrativo è incalzante, testo e synth pads sono amalgamati bene, compensandosi e compenetrandosi. Back Home distrae dalla traccia precedente proiettando in un soundscape diametralmente opposto grazie alla giocosa pastosità del suo ritmo-non-ritmo che si estende anche in What I Made. Il piano vagante e liquido di Movie Tears è impostato su uno sfondo fibroso e fragile di campioni respiranti, creando un senso di solitudine, quella che si prova in una sera sul finire dell’estate quando qualcosa che doveva accadere non è accaduto.

Le quasi-affinità della prima metà di “The Seas Trees See” lasciano il posto a accostamenti leggermente stridenti nella seconda. Per esempio, quando l’accento introspettivo di Fall in Love è tagliato bruscamente da Yoga App, con i suoi auto-logoranti campioni a catena laterale, sembra quasi di ascoltare una selezione casuale di brani. After All è ben elaborata, suona fluida e organica. Il brano conclusivo, Hard Weather, grazie alle pugnalate di synth ben assestate e quei pad simili alla pioggia adorati nelle colonne sonore di fantascienza richiama alla concentrazione. Annunciato da richiami vocali androgini e da quello che sembra un tamburo Klawng Yao, Dntel ci lascia in uno spazio mentale sospeso ed enigmatico. 

“The Seas Trees See” è un insieme di tracce-appunti e come tale sembra oltremodo pignolo nonché superfluo criticare un approccio non impegnativo assolutamente voluto e non casuale. Dntel mi lascia il senso perturbante della non-finitezza.

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