Invincible, una serie animata che parla di supereroi tratta dal fumetto scritto da Robert Kirkman (creatore, tra le altre cose, di The Walking Dead), e lo fa con un piglio nuovo, cosa non facile visto il pullulare di serie e film sull’argomento.
Il tutto é teoricamente incentrato sulla vita di un diciassettenne, Mark Grayson, figlio di uno dei supereroi piú potenti sulla terra, che inizia a sviluppare i propri poteri e si auto-battezza appunto Invincible (ottimisticamente, ovvio).
La realtá é peró molto piú complessa di cosí, in un universo teorico nel quale non ci ritroviamo completamente, ci sono varie squadre di supereroi pronte a proteggere il pianeta, tutte formate da individui con poteri che abbiamo più o meno già visto, tutte in grado di collaborare per sconfiggere i nemici di turno: la fantasia degli autori sembrerà all’inizio limitata, ma teniamo sempre conto che la profonda esplorazione già data al genere ha portato inevitabilmente a qualche sovrapposizione da entrambi i lati, buoni e cattivi.
La “stranezza” iniziale é la normalità con cui questi vivono la loro vita, divisi tra scuola, lavoro e famiglia, in un mondo in cui si ha la sensazione che tutti potrebbero sapere chi sono i supereroi con estrema facilità, anche perché non nascondono nemmeno per un attimo i loro poteri, ma forse fingono di ignorare questa informazione come garanzia di fiducia nei loro confronti.
Queste le basi, che assicurano tantissimo materiale da poter esplorare per poterci spiegare a puntino come siamo arrivati a questa situazione e chi sono tutti i protagonisti che vediamo, mantenendoci sempre ben radicati al terreno: le conseguenze di ogni lotta sono chiare ed ineluttabili, dai danni agli ambienti in cui essa avviene all’estremo dettaglio con cui sono rappresentati i segni dei violenti scontri sui fisici dei partecipanti, e per quest’ultimo non sembrano volersi risparmiare nulla.
Se questo ci consola dal punto di vista narrativo, il (forse) piú grande twist arriva giá alla fine del primo episodio, e da qui la volontá di intrattenere non sembra sia abbandonata neanche per un attimo, il che rende la serie un prodotto di altissimo livello fin da subito.
Come nota a margine da sottolineare che il cast di doppiatori in lingua inglese é di livello incredibile, sia per i protagonisti che per i personaggi secondari (che comprendono Mark Hamill, per citare un ragazzo dal nome risonante) a sottolineare la qualitá e la preparazione messa in campo.
Tutto il resto, é spoiler.