Paul McCartney – McCartney III Imagined

Il 2020 è stato un anno strano, dove sono successe delle cose incredibili e destinate a segnare per sempre le sorti dell’umanità. La musica è stata un tempestivo antidoto allo stato d’animo soffocato e confuso causato dal Covid-19. I dodici mesi appena passati hanno segnato il ritorno di grandissimi cantautori che hanno fatto bei dischi: Bob Dylan, Bruce Springsteen, Neil Young e Paul McCartney che il 23 dicembre scorso ha pubblicato anche lui il suo album da lockdown (lui dice “rockdown”) intitolato “McCartney III”. La storia del primo “McCartney” inizia nel 1970 e segna l’esordio della carriera solista dell’ex Beatle. Il secondo della trilogia arriva dieci anni dopo, e l’ultimo disco della trilogia arriva a ben cinquant’anni del primo e a quaranta dal secondo. Tutti e tre sono stati scritti, eseguiti e prodotti da Paul McCartney.“McCartney III”ha scalato le classifiche di tutto il mondo ottenendo il primo posto nel Regno Unito.

Le sorprese non sono finite. Il 16 aprile è uscito, a cura della Universal, “McCartney III Imagined”. In questo progetto discografico Paul McCartney non si circonda di altri rinomati coetanei, ma sceglie dodici artisti più giovani e alternativi quali Damon Albarn, Beck, Blood Orange, Phoebe Bridgers, Josh Homme, Khraungbin, 3D RDN dei Massive Attack, Ed O’Brien (EOB), Anderson .Paak, St. Vincent, Idris Elba e Dominic Fike che hanno reinterpretato i brani presenti in“McCartney III”. Da metà aprile è disponibile ovunque la versione digitale di “McCartney III Imagined” mentre i supporti fisici (CD e 2LP), in arrivo per quest’estate, includeranno la bonus track Long Tailed Bird (Idris Elba Remix). 

Si balla con Beck in Find My Way mentre il talentuoso Dominic Fike convince a pieno con la propria voce nel singolo The Kiss of Venus. Ottima anche l’interpretazione dei Khruangbin in Pretty Boys. Incantevole l’assolo della cantautrice St. Vincent in Women And Wives. Blood Orange è riuscito a rendere dinamico, ricco e suggestivo il pezzo Deep Down. Phoebe Bridgers colora Seize The Day mentre Damon Albarn (Gorillaz, Blur) sembra inciampare un po’ in Long Tailed Winter Bird. EOB (ovvero Ed O’Brien dei Radiohead) rockeggia in Slìdin e Josh Homme (Queens of the Stone Age, Kyuss) in Lavatory Lil apporta alcuni passaggi sonori decisamente avvolgenti. In When Winter Comes Anderson .Paak riesce con i dettagli giusti a rendere gradevole l’intera perfomance. “McCartney III Imagined” è un ascolto di qualità che si conclude con l’ipnotico viaggio di dieci minuti orchestrato da 3D RDN in Deep Deep Feeling.

Fuori è pieno di musica bella, basta avere voglia di ascoltarla.