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Guided By Voices – Earth Man Blues

2021 - GBV Records
indie rock

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Tracklist

1. Mad Man
2. The Disconnected Citizen
3. The Batman Sees The Ball
4. Dirty Kid School
5. Trust Them Now
6. Lights Out In Memphis (Egypt)
7. Free Agents
8. Sunshine Girl Hello
9. Wave Starter
10. Ant Repellant
11. Margaret Middle School
12. I Bet Hippy
13. Test Pilot
14. How Can A Plumb Be Perfect
15. Child’s Play


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A collage of rejected songs” . Così ha definito il nuovo album dei Guided By Voices il frontman Robert Pollard. “Earth Man Blues”, prodotto dalla GBV Records, è infatti un crogiuolo di pezzi mancanti, di track abbandonate lungo il cammino della band. La lunga discografia dei GBV giunge ad un punto di riflessione, complice il periodo pandemico e una rispolverata in soffitta. Robert racconta, infatti, di aver ripreso e riarrangiato tracce che erano rimaste in sospeso, durante gli ultimi dieci anni di carriera. 

I GBV si sono formati nel 1983, in Ohio, e rappresentano, ancora oggi, una delle band indie rock più longeve del panorama musicale americano. L’essere prolifico di Pollard, il gusto per la commistione di molteplici generi sonori (rock folk, garage, psichedelico, punk e post punk) e soprattutto i continui cambi di scena e di componenti, hanno fatto in modo che la loro musica non andasse mai a riposare. All’inizio della propria carriera la band ha usato, come segno di originalità, la tecnica di registrazione in lo-fi (su 4 piste Portastudio, per i primi quattro album). Trust Them Now e le chitarre ti guideranno. La track più elettrica dell’album potrebbe essere un pezzo dei REM. La voce di Robert si appoggia morbidamente sul turbinio delle corde elettriche, narrando di un’evoluzione contemporanea, di una consapevolezza maturata. La batteria è la bacchetta che dirige il fluire della musica. In 2.20 minuti si concentrano tutte le sfaccettature dell’inde rock americano, quello purista e mai obsoleto, sempre pronto a rinnovarsi e incendiare il grande pubblico. 

Free Agents è una track freaking gold. L’intonazione vocale si fa camaleontica, imitando l’andatura del basso. I riff della chitarra sovrappongono più piani performativi, mescolando in 1.59 minuti diversi generi sonori, molteplici memorie di canzoni. Il finale celebrativo ci tramette un desiderio di ascolto perdurante e mai pago. Sunshine Girl Hello fa da specchio ad una ballad rock inglese (di memoria da Fab 4), mentre si emoziona nel ricordare il rock swing in stile Elvis. Richiamando il tema principale delle canzoni country folk, il testo si concentra sulla narrazione di una donna immaginaria, dispensatrice di raggi solari. Il punk rock fa ingresso a metà traccia, disorientando leggermente l’ascoltatore. Ricordate di aver guardato (anche distrattamente) durante i pomeriggi post scuola il telefilm “Buffy”? Beh, è probabilmente lì che avete ascoltato un brano dei GBV

Il mettere insieme più pezzi di tracce sparse attraverso gli ultimi dieci anni della propria carriera, ha reso accattivante questo loro ultimo album che, per quanto possa essere stato pensato come un revival, viene fuori in quanto eclettico e sperimentale. Qui fanno a cazzotti le reminiscenze dei Black Sabbath e dei Foo Fighters. E tutto sembra progettato per fini sperimentali. Mentre un gruppo di bimbi vintage se la ride, stringendo tra le dita palloncini color pastello. 

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