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SIGILLUM S & Macelleria Mobile di Mezzanotte – Blues And Doped Flowers From Twenty Three Years After Eschaton

2021 - Subsound Records
post-industrial / doom jazz

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Tracklist

1. Part 1
2. Part 2


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Mondi in collisione, realtà che piegano rette parallele in funzione di una tangente notturna al cui punto d’incontro viene ad attuarsi una fusione. SIGILLUM S e Macelleria Mobile di Mezzanotte vivono sotto il cemento e guardano alle luci artificiali del mondo con partecipazione e attingono al ronzio del silenzio di un mondo svuotato per donargli un suono appropriato.

Quando tutto si ferma, quando tutto tace, eccolo quel suono, che da lontano si avvicina e più lo fa più s’insinua sotto pelle, connettendosi a ciò che vi si può trovare oltre. Le città in cui il suono prende forma sono tentacolari, ognuna ha in dote un suo codice genetico, e questo ensemble allargato lo coglie, facendolo suo e rendendolo a chi appartiene. Sette menti in movimento danno vita a “Blues And Doped Flowers From Twenty Three Years After Eschaton”, opera organica, nel senso proprio di vivente, pulsante.

L’intreccio è somma delle parti, le une si confondo nelle altre scoccando dardi nel cuore del sentimento, anzi, più d’uno si avvicenda nelle due parti che lo compongono. Il ritmo si staglia contro muri di suono, libri di storia delle avanguardie del secolo scorso vengono aggiornati nel presente, le chitarre come scale mobili che si bloccano e ripartono a piacimento, fendendo l’aria tesa da stasi elettroniche, nebulose di rumore si aprono al passaggio della batteria, eccolo, il jazz della notte più scura. Più si avanza più l’atmosfera si fa pesante, pregna di immagini che corrono su uno schermo spento, in una sala cinematografica vuota, attraversata ogni tanto da spettri sintetici, contraccolpi dub in cono d’ombra post-industriale, decodifica di generi che divengono presto alchimia micidiale, azzerando la luminosità che ben presto cede il passo a ciò che striscia nell’oscurità, come quei film horror in cui si percepisce soltanto la presenza del male, non vedendolo mai in volto.

Sensazioni e null’altro. Evocazioni dal profondo. Classe aliena.

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