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Yagow – The Mess

2021 - CrazySane Records 2021
krautrock / stoner rock

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Tracklist

1. The Mess
2. Doomed To Fail
3. Rise & Shine
4. Bloom
5. Tres Calaveras
6. Electric Electric
7. Getting Through Is This Where The Magic Happens


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Il trio tedesco Yagow torna con un nuovo disco, il primo dopo quattro anni di silenzio lontani dalle scene. Il loro gradito ritorno alle sonorità psych/space rock è racchiuso in queste sette nuove tracce dal sapore ricercato e con una dose incredibile di stoner a tinte krautrock. Il power trio nasce a Saarbrücken in Germania nel 2016, sempre alla ricerca di un’atmosfera riconoscibile e volto ad una sperimentazione surreale. Con il loro esordio omonimo del 2017 gli Yagow si affermano alla grande nel movimento underground, avvicinando l’orecchio a band storiche come Elder e Samsara Blues Experiment.

In questo nuovo lavoro intitolato “The Mess” prodotto per l’etichetta CrazySane Records di Berlino, l’ambiente si sposta verso orizzonti più macchinosi e complessi, lasciando il giusto spiraglio a sonorità orecchiabili che strizzano l’occhio all’alternative rock. Nell’approfondito studio sonoro del combo teutonico troviamo anche quel senso di mistero e la psichedelia cosmica dei viaggi orientali.

Il brano d’apertura The Mess scorre in modo eccellente su un tempo indiano da brividi. Le sonorità affondano le radici sulla psichedelia distopica del riff portante, che avvolge la batteria potente e una voce effettata carica di un’anima antica. In questa composizione si cerca di sorprendere l’ascoltatore con richiami allo shoegaze, fino ad arrivare ad autentici colpi di scena unici nel suo genere. Segue la seconda traccia Doomed To Fail che, con un tocco più leggero ed orecchiabile, si sposta verso il sound alternative indie rock, che sembra fare da colonna sonora ad un film degli anni ’80. La linea vocale iniziale si risveglia da un sonno profondo e confuso agitando la struttura del brano in un vortice lineare quasi blues rock. Rise & Shine invece è uno di quei brani che ti entra in testa in modo impeccabile, il tiro krautrock gioca con gli esperimenti della voce e la batteria che come una scheggia disorientata lascia vibrazioni geniali. Di questa canzone viene rilasciato anche un videoclip grottesco e molto interessante diretto dallo sciamano Keine Zeit Medien.

Bloom si sposta su orizzonti più pesanti che tendono al doom metal d’avanguardia. Le atmosfere riscaldano il cuore solitario di un nomade, che percorre un deserto aggressivo ed ipnotico. Infine, il bridge finale esplode nel caos ruvido e in un rumore sordo che chiude il silenzio. Nella seguente Tres Calaveras si torna al mood stoner acido stile Colour Haze, con una qualità vocale differente, più sporca e commerciale. Poi, nella parte centrale l’organo vintage dipinge il paradiso sognante del trio. Verso la chiusura Electric Electric rallenta il suo percorso su di un groove sabbioso e
oscuro, il timbro stupendo di Jan Werner porta il brano in un luogo confortevole, che a passi sensibili accende la luce nel vuoto. Chiudiamo con una suite molto lunga e personale: Getting Through Is This Where The Magic Happens si libera leggera sui cambiamenti di sonorità che danzano insieme alla sperimentazione sonora per lasciare un’impronta definitiva su questo lavoro.

Un album incandescente per questa band folle che fa del suo genere una bolla progressive martellante e immerge le sue sonorità fino all’estremo oltre ogni confine.

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