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Kilter – Sys

2021 - Alter-Nativ
jazz / metal

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Tracklist

1. Sentient Robotics
2. The Turning Test
3. Mind-Body Problem


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La scena musicale di Brooklyn si tinge d’intenso con una band fuori dal normale che cerca di sposare due generi differenti come il metal e il jazz, per un risultato formidabile. Il trio americano Kilter torna nel mondo discografico con un nuovo lavoro, questa volta un mini Ep di tre tracce deliranti e spaziose. Dopo il clamoroso successo del precedente “Axiom” ci riprovano con questo breve ma intenso disco intitolato “Sys” e con una formazione ormai collaudata, guidata dal bassista Laurent David, il batterista Kenny Grohowski e il carismatico Ed Rosenberg III al sassofono. Il risultato dell’union tra queste tre teste geniali, con una visione incredibile del suono portando all’interno di ogni brano tutta la qualità e la cultura musicale, che distingue ogni singolo musicista.

Sentient Robotics è un’apertura ruvida ad effetto, nonché primo singolo rilasciato dalla band. Qui i musicisti seguono una tematica oscura, seguendo la stessa direzione su di un tempo dissonante che a tratti diventa complesso. Il basso macchinoso lascia accenni sporchi e si incastra alla tempistica da infarto di basso e batteria, fino al bridge finale che ci immerge nel suo mondo allucinato e caotico. Il sassofono acido dà il tocco di classe alla composizione, cullando il caos estremo di fondo. Segue il silenzio misterioso di The Turning Test, che scorre nel vortice dormiente, prima di precipitare nel vuoto infinito. Il sound ha un tiro classico free jazz, con varie sfumature ricercate. Una grande traccia virtuosa e complicata.

Chiude il disco la rabbia disarmante di Mind-Body Problem, dove il bassista David mette in mostra tutto il suo talento, creando un percorso pesante, senza dubbio uno dei brani più forti di questo piccolo lavoro. Il sound in questa traccia si agita in modo assurdo e si avvicina ai giochi virtuosi sperimentali in stile Zu. Anche la band italiana, infatti, si cimenta su strutture fuori dal tempo, creando un vero è proprio movimento musicale. Infine, la durata lunga di questo pezzo si porta avanti a passi da gigante, per una chiusura ipnotica e rumorosa.

Se cercate qualcosa di diverso che spiazzi la routine quotidiana, i Kilter colpiscono nel profondo con un’opera veloce quanto estrema. Lo spettro del jazz prende vita all’improvviso e viene inghiottito da un genere duro e d’impatto. “Sys” è una piccola chicca da non farsi scappare.

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