Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

A.A.V.V. – Dark Nights: Death Metal Soundtrack

2021 - Loma Vista Recordings
post metal / synth pop / punk rock / pop / post punk

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Mastodon - Forged By Neron
2. Chelsea Wolfe - Diana
3. HEALTH, Tyler Bates - ANTI-LIFE (feat. Chino Moreno)
4. Maria Brink, Tyler Bates - Meet Me In Fire (feat. Andy Biersack)
5. Grey Daze - Anything, Anything
6. Rise Against - Broken Dreams, Inc.
7. Manchester Orchestra - Never Ending
8. Denzel Curry, PlayThatBoiZay - Bad Luck
9. Carach Angren - Skull With A Forked Tongue
10. Starcrawler - Good Time Girl
11. GUNSHIP, Tyler Bates - Berserker (feat. Dave Lombardo)
12. Greg Puciato, Tyler Bates, Gil Sharone - Now You've Really Done It
13. Show Me The Body - Stone Cold Earth
14. IDLES - Sodium
15. Soccer Mommy - Kissing In The Rain


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Vale la pena premetterlo: io e la DC Comics non siamo mai andati molto d’accordo. Ho sempre guardato con diffidenza e a distanza la casa editrice madre di Batman, Superman, Wonder Woman, Joker, Darkseid, Flash e via discorrendo, salvo qualche incursione fugace per Lobo e qualche sparuta avventura dell’Uomo Pipistrello (una su tutte quella allucinata firmata Dave McKean), “Teen Titans Go” e la subalterna Vertigo, che invece adoro, per me è sempre stata nettamente inferiore alla Marvel. Non fa eccezione, ovviamente, questo nuovo maxi-evento intitolato “Dark Nights: Death Metal” nonostante abbia sbavato sulle micidiali tavole firmate Greg Capullo (e chi ha letto “Spawn” nei suoi anni d’oro sa di cosa parlo), perciò mi toccherà parlare di questo disco evitando a piè pari, o quasi, tutto ciò che riguarda la storia a cui fa riferimento.

È dunque un concept, quello della soundtrack omonima, confezionata ad arte dal produttore Tyler Bates (uno che di colonne sonore se ne intende non poco, avendo composto musiche di altissimo livello per “300”, “Watchmen”, il remake di “Halloween”, solo per citarne un paio di grossi), che si rifà proprio alla narrazione dell’evento, che pare essere un coacervo di violenza e morte, in un mondo distorto in cui i supereroi vivono in balìa dell’oscurità e di multiversi in cui le perversioni di ogni tipo fanno da padrone indiscusse – e già lo si nota dal character design che va a pescare nei cliché metal più biechi in assoluto, tra moto, catenacci, borchie, mazzafrusti, falci e chi più ne ha più ne metta.

Indubbiamente l’idea di mischiare il mondo del metal con quello dei fumetti non solo per quanto riguarda il disegno e le tematiche, ma chiamando in causa proprio alcuni dei nomi più in auge della scena alternativa pesante (ma anche non) è veramente buona. Per quanto riguarda la resa…beh…un po’ meno. Pare non basti chiamare una manciata di veterani della scena alternativa per tirare fuori un lavoro non dico omogeneo (nessuna soundtrack di questo tipo lo è), ma almeno interessante, che non obblighi a skippare. L’aria che si respira è quella delle colonne sonore fine ’90, primi Duemila dedicate proprio alle pellicole del Batman pre-Nolan e delle prime istallazioni per il grande schermo di Spider-Man. Metti insieme un dream team, ognuno si scrive il suo bel pezzo incentrato sulla storia, e alla fine se ne va per i cazzi suoi. Risultato: confusione e senso di già sentito a tutto spiano.

Gli esempi nobili non mancano: il lavoro svolto da Rise Against, HEALTH (assieme ad uno sprecatissimo Chino Moreno, ma la band è nota per chiamare in causa grandi e non farsene un bel nulla), Mastodon, Chelsea Wolfe, Carach Angren, Maria Brink e Andy Biersack, rispettivamente voci di In This Moment e Black Veil Brides, Gunship (e poco importa se alla batteria c’è sua maestà Dave Lombardo) e gli anonimi se non proprio fastidiosi Show Me The Body, vaga nella più insipida scontatezza, tra stinti anthem punk rock, post punk spompo, elettronica e synth pop a dir poco dozzinali, oscenità black metal sinfonico che a confronto i Dimmu Borgir post-Duemila paiono quasi originali, e post metal trito e ritrito. Roba da mettersi la maschera da supereroe al contrario e correre contro il muro a tutta velocità.

A salvare la baracca (per modo di dire) però ci pensano altri, tipo Denzel Curry, che assieme a PlayThatBoiZay campiona Angel With Scabbed Wings del Manson antichristiano, e si mette a sbraitare come un cane invasato sulla marcia Bad Luck, gli Starcrawler che fanno il loro mestiere come Satana comanda e Goodtime Girl è una zozzeria stoogesiana con turbo ormonale incluso nel prezzo (il cui video vede la partecipazione di gentaglia come Dylan Carlson degli Earth, Josh Homme, Danny Trejo e nientemeno che David Hasselhoff), Greg Puciato che con l’ex-sodale Gil Sharone e Bates picchiano dritto sulle gengive con la sleazy Now You’ve Really Done It, e questo sì che è punk sporcaccione virulento. Pure i miei tanto odiati Idles contribuiscono alla causa con un pezzo gonfio di ansia e malessere, che potrebbe star meglio altrove, magari nei loro album, giusto per renderli meno scontati.

Ma, anziché fare il passo più lungo della gamba tentando di mettere in piedi qualcosa di alternativo e altisonante, non sarebbe stato meglio gettare nella mischia un bell’insieme di metallari davvero buzzurri, giusto per restare fedeli a quanto si evince dai fumetti che compongono l’opera? Proprio solo roba thrash, power ed heavy metal come se non ci fosse un domani? Ci sono tante vecchie glorie in giro che fanno pure dischi nuovi, e sono certo ci si sarebbero fiondati. A volte le idee più semplici sono pure quelle che funzionano meglio. Bates, facci un pensiero la prossima volta.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni