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Rum Lad – Punk AF / Wonder Meat

2021 - Autoproduzione
punk

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Tracklist

Punk AF

1.Candy Cane
2. Clip Round The Ear
3. Lazy Sod
4. Lost
5. Mouthoid
6. Punched In The Throat
7. Rake It In
8. Retford
9. Suffer
10. The Difference Between
11. Tong
12. Wake Up England

Wonder Meat

1. I Am I
2. Acidic
3. Back The Fuck Off
4. Councillor
5. Crows
6. Gangsters
7. Hate Tory Scum
8. Inside Out
9. Just Another Blag
10. Money-Likes-Lies


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Rum Lad non può aspettare. Richie Tyler-Young ad appena cinque mesi dal suo debutto “Vandalism” esce con il secondo lavoro, o meglio, con il secondo e il terzo poiché nell’acquistare “Punk AF” avrete in omaggio il terzo lavoro “Wonder Meat” da scaricare o ascoltare in streaming. Una vagonata di pezzi, un susseguirsi di idee concentrate in tre minuti l’una, influenzati dai grandi del passato tenendo ben salda una spiccata impronta personale.

Rum Lad rappresenta l’urgenza di comunicare, di essere sempre e comunque nella minoranza in direzione ostinata e contraria. “We’re not gonna live in fear” urla in Clip Round The Ear e il fatto che la sua cospicua produzione coincida con i vari lockdown è puramente casuale La sua urgenza parte nel gridare le oppressioni, le ingiustizie commesse dai potenti nei confronti degli ultimi, sono loro i protagonisti, gli ultimi, come Rum Lad, lui, con la sua irruenza e impetuosità caricate da un cuore grande come la Gran Bretagna.

Una delle tracce più trascinanti è sicuramente Lazy Sod, il tipo pigro, senza vergogna, senza timore di essere giudicato, nell’inferno del lavoro mal pagato perché quando ascolto questo artista ho come un groppo in gola che sfocia nella voglia di saltare e spaccare tutto? La mia risposta è perché è punk. È la voce degli ultimi, dei pigri, fannulloni che non devono più esistere perché minano la tranquillità vuota e il benessere effimero dei Tories e che vengono additati ed esclusi per essere quello che sono, è la voce contro la società che ti vuole in un modo e o accetti o sei fuori ma quello che dice Richie è che non siamo dei bit, non siamo sì o no, vero o falso, dentro o fuori, nero o bianco. Noi non siamo un sistema binario. Siamo esseri umani, complessi, dubbiosi, mutevoli. La realtà non è binaria, questa è una delle poche convinzioni che ho: il virtuale ci può portare a ragionare in modo grossolano, quantitativo e limitato. Una società divisa in due è debole e condizionabile e l’agentività che ne trae vantaggio è politica. E la voce che ancora riconosce tutto questo è il punk, è ancora lei. Anche se non ce lo ricordiamo più perché siamo più indottrinati di quello che crediamo. Siamo persi come canta in Lost.

Quindi ecco il secondo e il terzo album e, se gli girerà, Richie, con le sue influenze punk, post punk e hard rock potrà uscire con altri lavori anche entro l’anno. Perché è ora o mai più. Questo è l’aspetto da cogliere di questo artista ancora poco considerato nonostante l’indiscutibile qualità dei pezzi.

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