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Between The Buried And Me – Colors II

2021 - Sumerian Records
progressive metal

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Tracklist

1. Monochrome
2. The Double Helix Of Extinction
3.  Revolution In Limbo
4.Fix The Error
5. Never Seen / Future Shock
6. Stare Into The Abyss
7. Prehistory
8. Bad Habits
9. The Future Is Behind Us
10. Turbulent
11. Sfumato
12. Human Is Hell (Another One With Love)


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Un altro sequel nella discografia dei Between The Buried And Me, ormai dediti ad un certo tipo di numerologia. Se “Automata” primo e secondo hanno mischiato le carte in tavola per i prog-metalhead della North Carolina, “Colors II” riporta le lancette indietro al 2007, ma lo fa solo per legarsi, mentalmente e sentimentalmente, a quello che era la band all’uscita del primo “Colors”, una condizione di dubbio che li ha resi e li rende ancora oggi più forti che mai.

Giles Rogers, Waggoner, Waring, Briggs e Richardson, anziché partire totalmente per la tangente spingendosi in altri luoghi, o sfracellarsi al netto di un’operazione nostalgia, li vede protagonisti di un risultato alchemico che prende elementi del passato più “remoto” e recente fino a raggiungere un risultato a dir poco devastante. L’album è commistione del delirio, un frontale di violenza penetrante e sbalorditiva. Non una rivoluzione, bensì affermazione del proprio Es fatto di strapotere invitto.

Così gli elementi RIO già presenti in dosi massicce su “Automata II” si fanno spazio sulle piane jazzate di Revolution In Limbo, affiancate all’apocalisse heavy metal schizoide di Fix The Error, presenti sugli scudi il fan della band Mike Portnoy e gli ex di Candiria e Animal As Leaders Ken Schalk e Navene Koperweis a ritagliarsi spazio dietro le pelli, mediando su abbacinanti e bucoliche sterzate a là Jethro Tull mentre esplosioni irregolari metalcore si fanno strada su Never Seen/Future Shock e la iperprog Prehistory (che in un attimo vira nel malanno a cartoni animati dei Fantômas di “Suspended Animation”), lasciando pietrificati. Lande desolate e ascensori dimensionali deathcore come The Double Helix Of Exctinction e Stare Into The Abyss sono macchine da assalto collaudatissime che sfrecciano a velocità mostruose, così come Bad Habits, che porta in dote allucinazioni barocche a spinta acustico-classica capaci di fare terra bruciata. Senza parlare delle scale sintetiche di Tumult, forse il primo tentativo di raccogliere il trono da tempo abbandonato dai Fear Factory.

In tutta la lunghezza del disco il perfetto equilibrio tra terrore, violenza e melodie dà la sensazione di lanciarsi in uno strapiombo senza fine, con le voci di Giles Rogers e Waggoner ad avvitarsi, prima lugubri mostri gutturali pronti a sferrare attacchi mortali e un attimo dopo diamanti pop accompagnati su distese di rock progressivo a perdita d’occhio o su balletti elettrici alla corte di casate di cyborg alieni che processano funzioni da manicomio (la malata The Future Is Behind Us è quanto di più oscenamente pazzo io abbia sentito dai tempi degli Sleepytime Gorilla Museum).

L’ambizione sfrenata dei Between The Buried And Me è ampiamente ripagata. “Colors II” supera il suo eccellente predecessore, alzando l’asticella di un genere che s’è perso per strada da un pezzo.

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