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Fargas – L’esordio dell’Innocenza

2021 - Private Stanze
alternative / songwriting

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Tracklist

1. Calafuria
2. Deauville
3. Folegandros
4. Trieste


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Nel 2019 i modenesi Fargas sembravano aver imboccato la via definitiva che porta alla consacrazione, quanto meno in ambienti indie. A novembre era uscito “Città animale”, un disco con musica e testi di ottima qualità, con un perfetto allineamento “autunnale” tra periodo d’uscita e proposta complessiva. Pubblico e critica erano dalla stessa parte nel ritenerlo un deciso salto di qualità rispetto alla recente – e non certo trascurabile – produzione della band.

Parte il tour promozionale ma nel frattempo scoppia la pandemia, e il mondo si ferma. Di fatto i quattro riescono a fare solo una data, poi tutto rinviato a data da destinarsi. Pian piano ci sono state le riaperture e, senza correre troppi rischi, la band si è rivista in studio per due giorni, riprendendo confidenza con delle jam sessions e facendosi riprendere da una troupe.

Più che di condivisione, parliamo di contaminazione. Voglia di ritrovarsi dopo un’esperienza così desolatamente inedita, riconoscersi e riaprirsi, in una rinascita collettiva che come un neonato ha quale caratteristica peculiare l’innocenza. Le registrazioni si fermano di lì a poco, tant’è che l’unica forma possibile per concepire “L’esordio dell’innocenza” è quella di EP.

Quattro brani, aventi come titolo il nome di altrettante località: posti di mare, stabiliti per suonarci dal vivo o solo sognati per quel tour congelato. Il desiderio di essere sul palco, in uno di quei luoghi, contrapposto al divieto di muoversi da casa. I quattro pezzi nascono praticamente da soli e in quel breve lasso di tempo, i Fargas si lasciano trasportare da quei suoni e iniziano a raccontare le proprie emozioni più profonde.

Calafuria, sulla costa livornese, è la prima tappa di questo mini giro d’Europa. La voce si Spaggioni sussurra in modo strozzato scenari distopici, attraverso la metafora di marosi infernali e deserti abissali. Dal mare nostrano a quello francese: la piccola Deuville – 50 chilometri a nordest di Caen – è teatro di un nuovo racconto che parla ancora di orizzonti marini, con versi cantati e recitati anche in francese e latino.

Puntando la bussola tutta a sud giungiamo a Folegandros, isola greca delle cicladi che conta 650 abitanti. E’ un posto dove tornare ad assaporare la Grecia antica, all’insegna della pace, dell’ospitalità e del buon cibo. E’ giusto quindi restare in silenzio, ponendo al centro della composizione molta più musica che parole. Canoni classici da pop moderno in Trieste, che sanciscono il ritorno in una casa che accoglie con una romantica ballad.

L’esordio dell’innocenza” si fa apprezzare sotto due aspetti: la genesi del disco e la sostanza musicale. Veder nascere un album partendo da improvvisazioni, senza porsi limiti, ma solo sentendo la musica che scorre e prende forma è un fattore che rende l’ascolto fluido e scorrevole. Molto validi sono i riff di chitarra, intorno ai quali si sviluppano i diversi temi e sui quali si appoggiano parti di piano e in qualche punto fiati. Infine, il particolare cantato di Spaggioni – un po’ alla Arab Strap – è efficace e coinvolgente.

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